Luigi Soreca, l’Ambasciatore che ha portato l’Europa tra i giovani

L’Alto diplomatico di origini italiane è stato nominato a capo della delegazione dell’Unione Europea in Albania nell’estate del 2018 dalla commissione Juncker, in ragione della strategica importanza riconosciuta da Bruxelles al Paese balcanico occidentale. Lavorando in sinergia con le istituzioni locali, durante la prima fase della sua reggenza Tirana è stata designata fin dal 2019 capitale europea della gioventù per l’anno 2022. Il dottor Luigi Soreca è un alto diplomatico di origini italiane che ama l’Europa come spazio nel quale ciascun Popolo, ciascuna Nazione possa esprimere il proprio potenziale mettendosi a confronto e in dialogo con tutte le altre.

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A Bruxelles, ha lavorato al fianco dell’allora presidente Jean Claude Juncker come figura apicale di uffici e gruppi tecnici chiamati a predisporre interventi e provvedimenti centrali per la mobilità internazionale, per il contrasto ai fenomeni criminali, terroristici e di pirateria informatica, e per una gestione post emergenziale dei flussi migratori dall’esterno. La commissione Juncker, nel luglio 2018, lo ha nominato alla carica di Ambasciatore e capo della delegazione UE a Tirana, riconoscendo attraverso tale nomina all’Albania una obiettiva importanza primaria nel settore delle politiche di stabilizzazione e integrazione dei Balcani occidentali di cui il Paese delle Aquile è a tutti gli effetti lo Stato apripista.

Il dottor Soreca con il sindaco di Tirana Erion Veliaj nello Europe Village nella fase dei preparativi che nel 2019 hanno portato Tirana a essere designata Youth Capital 2022

Appena insediato nel palazzo di vetro nel cuore della Tirana in trasformazione urbanistica, il dottor Soreca ne ha fatto una casa di cristallo, nel senso della promozione della partecipazione attiva della società civile e del coinvolgimento della stessa nei processi decisionali relativi allo sblocco e all’arrivo delle importanti opportunità messe a disposizione da Bruxelles in termini non soltanto finanziari ma anche di possibilità di interscambi culturali e socio economici tra Albania e Paesi UE.

Il saluto dell’Ambasciatore Soreca alla cerimonia di inaugurazione di Tirana capitale europea della gioventù

Nella prima parte della propria reggenza, lavorando in sinergia con le istituzioni nazionali e locali di Tirana, la capitale albanese ha ricevuto – da una prestigiosa giuria internazionale – il conferimento dello status di Capitale europea dei giovani per il 2022 anno corrente. Molto rilevante ed emblematico, sul piano umano oltre che dello svolgimento dell’incarico diplomatico, è stato il ruolo svolto dal Capo della delegazione UE per rappresentare la prossimità alle comunità locali colpite dalla duplice tragedia del terremoto di novembre 2019 e dalla pandemia mondiale del 2020.
In maniera itinerante, il dottor Soreca ha letteralmente portato il palazzo tra la gente, alternando missioni nelle città a visite nei centri rurali interessati dai programmi Ipard di Preadesione per la modernizzazione tecnologica, turistica e sostenibile del settore agricolo.

Conoscere le opportunità provenienti dall’unione Europea per innescare virtuosi effetti di partecipazione civile e progettuale soprattutto delle nuove generazioni: una straordinaria missione di educazione civica, istituzionale ed economica per la quale al dottor Soreca è giunto nello scorso dicembre il plauso del Banchiere internazionale e scrittore per studenti, Beppe Ghisolfi

Altrettanto centrali gli interventi nell’ambito dell’edilizia scolastica e del sostegno alla creazione di spazi innovativi per la nascita di iniziative giovanili e di start up.
La conoscenza delle opportunità messe a disposizione dall’unione Europea, nei meccanismi procedimentali che le caratterizzano e nei quali devono collocarsi le proposte dei territori, delle istituzioni statali e locali e della società civile urbana e rurale, rappresenta un tratto distintivo di tale impegno che ha condotto alla partecipazione e adesione di un crescente numero di giovani alle varie attività di studio e di preparazione.

Un lavoro costante e continuativo per il quale nello scorso dicembre è giunto al dottor Soreca l’encomio di stima del Professor Beppe Ghisolfi, banchiere e scrittore per studenti e unico rappresentante italiano nel consiglio del gruppo mondiale delle casse di risparmio. Perché la cittadinanza europea è una cittadinanza anzitutto educativa, e in essa si realizza la comunione tra i giovani che si occupano di Europa e l’Europa che si occupa dei giovani.

L’editoriale di A.Z

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