Troppi e prolungati rialzi dei tassi sono un errore: monito di Visco a Lagarde

Il numero uno di via Nazionale critico nei confronti di un rigore monetario ai limiti del monetarismo che non tenga conto degli effetti sull’economia reale e che rischia di non essere la soluzione contro il particolare tipo di inflazione importata da cui l’UE è afflitta.

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BCE, cresce l’incubo di tassi alle stelle. E di una “doppia tassa” su famiglie e PMI vulnerabili

L’avvio dell’estate, oltre che dalle incertezze alle porte orientali dell’Europa, potrebbe essere funestato da un rincaro dei tassi di riferimento della banca centrale fino al 4 per cento, pur a fronte di una inflazione che, al netto delle componenti connesse all’energia e alle materie prime alimentari, resta al di sopra dell’asticella del 5.

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BCE e caro denaro, dopo la diatriba Bund BTP il nuovo spread (e “tassa sui poveri”) è quello dei mutui

Era l’autunno del 2018 quando il Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, nel corso di una popolare trasmissione televisiva nazionale, disse per la prima volta che lo spread, al pari della inflazione di einaudiana memoria dell’immediato secondo dopoguerra, altro non era se non una nuova, molto pericolosa “tassa sui poveri”, poiché colpiva chi mancava di liquidità propria e necessitava di richiederla in prestito, per esempio per firmare il sospirato atto di acquisto della prima abitazione.

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Ignazio Visco: “Italia capace di gestire la stretta monetaria, ma Bce valuti tempi e intensità”

Il Governatore della Banca d’Italia ha precisato che gli allarmi che a volte vengono sollevati sugli effetti che ulteriori aumenti dei tassi ufficiali potrebbero avere sulla nostra economia non sono condivisibili.

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La direttiva sulle case verdi rischia di mandare in rosso famiglie e banche: la BCE “in aiuto” a Giorgia Meloni

La Banca centrale di Francoforte, con una nota a firma di Christine Lagarde, fornisce un assist inedito a favore del Governo di Giorgia Meloni nel giudizio finale, non favorevole, del merito della norma quadro che vorrebbe obbligare la rigenerazione “green” del nostro patrimonio edilizio, gradualmente a partire dal 2027 anche se – dicono gli addetti ai lavori – con la possibilità di portare il termine ultimo al 2050 per il completamento delle classi energetiche.

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Quantitative easing, da assist a boomerang se il costo del denaro sale troppo senza politica economica

La lezione inglese che ha portato alla crisi del governo di Liz Truss e gli scenari continentali a seguito delle scelte della BCE di Lagarde che rischiano di consegnare fino a 4 anni di perdite nei conti economici di Francoforte e delle banche centrali della zona Euro. Il passaggio di consegne da Draghi a Lagarde, al vertice della BCE di Francoforte, ha portato in tre anni la Banca custode della moneta unica europea a perdere il patrimonio di credibilità accumulato in precedenza. Più o meno quello che potrebbe capitare, ma ci auguriamo di no, a palazzo Chigi dove tre mesi fa la crisi politica anticipata ha portato – previo passaggio elettorale popolare – l’ex due volte Banchiere centrale a cedere la campanella del Consiglio dei ministri a Giorgia Meloni.

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Debito giù, inflazione su: ora il governo crei il fronte delle colombe BCE sul costo del denaro

La Banca d’Italia indica meno pessimismo tra le imprese dell’industria e dei servizi, in particolare tra quelle più strutturate sopra i 50 addetti, ma prevede un livello di inflazione che rimarrà sopra la soglia dell’otto per cento per tutto il 2023 e vicino al 7 per cento nell’anno successivo. Tale scansione temporale sembra confermare le tesi che provengono da più parti e che evidenziano come la fase della transizione ecologica e digitale non consentirà benefici immediati dal punto di vista di una maggiore indipendenza del nostro Paese dalle fluttuazioni esterne su energia e materie prime.

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La BCE preme sui tassi e sull’Italia: adotti il Mes

L’Eurotower di Francoforte non ha disatteso le previsioni della vigilia e, il giorno dopo la decisione assunta dalla omologa Federal reserve di Washington, ha disposto l’innalzamento del costo del denaro di ulteriori 50 punti base, ossia di mezzo punto percentuale, annunciando che a esso seguiranno ulteriori aumenti volti a rendere più onerosa la circolazione del denaro fino a quando l’inflazione non manifesterà segnali di arretramento rispetto all’attuale valore del 10 per cento.

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Bce: “Si apre alla possibilità di portare i tassi in territorio restrittivo oltre il 2%”

“Ci aspettiamo di alzare ulteriormente i tassi, e togliere l’accomodamento monetario potrebbe non essere sufficiente”. Lo ha sottolineato la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, al Congresso bancario europeo in Germania della scorsa settimana. Ella ha lasciato intendere con parole che aprono alla possibilità di portare i tassi in territorio restrittivo oltre il 2%.

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