Italia, la carica dei 54 eventi nella settimana tricolore in Albania

Presentata presso la nostra residenza diplomatica in Tirana la ricca programmazione di appuntamenti che qualificheranno fino al 7 giugno le celebrazioni connesse alla Festa della Repubblica. Mezzanotte e un minuto. Allo scoccare di tale ora, Tirana si accenderà con le luci della fratellanza e della cooperazione donate dalla Puglia in occasione dell’avvio della settimana della Cultura internazionale Italiana in Albania. Sette giorni per un totale di 54 eventi che da Tirana condurranno fino a nord a Scutari e fino a Sud ad Argirocastro, passando per Berat e per Valona: in pratica nei luoghi più rappresentativi del Paese delle Aquile e del suo connubio con l’Italia lungo le diverse epoche storiche.

A introdurre il ricco palinsesto, in qualità altresì di padrone di casa, il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci: “La festa Italiana del 2 Giugno sarà l’occasione, in sinergia con molte Istituzioni binazionali e con il ministero della Cultura d’Albania e il Comune di Tirana, e qui ringrazio la Ministra Elva Margariti e il Sindaco Erion Veliaj, per confermare come il dialogo culturale tra Italia e Albania sia un fattore costante e strutturale delle nostre relazioni in tutti gli ambiti economici, didattici e sociali. Gli eventi attraverseranno tutto il Paese da Nord a Sud e tutti i generi in cui si sviluppa il made in Italy dalla musica classica al teatro, dalla canzone contemporanea all’enogastronomia con una zona centrale di Tirana, la Piazza Italia accanto allo stadio dell’Arena nazionale (dove si è giocata la finale UEFA di conference League, ndr) dedicata espressamente alla Pizza. Un ringraziamento speciale alla Regione Puglia che svolge una funzione importante nel contesto degli interscambi economico commerciali contrassegnati da una posizione di leadership del nostro Paese che ci rende fieri e orgogliosi. Grazie e buon Due Giugno a tutti!”.

La Ministra della Cultura del governo Rama, Elva Margariti, ha sottolineato la centralità degli eventi italiani nel contesto delle settimane internazionali della Cultura che stanno letteralmente portando il Mondo a Tirana e in Albania e che continueranno a snodarsi sino alla fine dell’anno, con iniziative in grado di coniugare arte, economia e cultura e di evidenziare i moltissimi luoghi contrassegnati dall’unione tra i nostri due Paesi. Un elogio speciale è stato indirizzato proprio all’Ambasciatore Fabrizio Bucci che fin dal proprio insediamento ha collocato l’impegno a favore della Cultura al centro del proprio mandato Diplomatico, rilanciando e rafforzando sinergie binazionali storiche.

Aspetti, questi ultimi, ulteriormente evidenziati dal Sindaco Erion Veliaj: l’Ambasciata d’Italia è diventata la casa della Cultura italiana in Albania, dove il contributo apportato è visibile ovunque, dal nuovo Stadio dell’Arena dell’architetto Casamonti allo stesso piano urbanistico della Capitale albanese progettato dall’architetto Boeri, senza dimenticare che la settimana della Cultura Tricolore giunge subito dopo una splendida finale UEFA di conference League che ha parlato Italiano da principio a fine. La Sede diplomatica Italiana è diventata, con l’impulso decisivamente impresso dall’Ambasciatore Bucci, il simbolo del dialogo plurale e compiutamente internazionale, ancora più evidente se si considera che nel vecchio regime – ha ricordato Veliaj – tale edificio era luogo autarchico di indottrinamento marxista leninista. Tirana Capitale europea dei giovani – ha concluso Veliaj – è capitale della Cultura italiana nei Balcani, e ciò è un punto di orgoglio.

La conclusione degli interventi è stata affidata all’assessore della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, titolare delle deleghe allo sviluppo economico e alla competitività: la cooperazione tra Puglia e Albania è un fattore che giova allo sviluppo complessivo delle relazioni virtuose tra Italia e Balcani, e le luci che apportiamo alla settimana Italiana nel Paese delle Aquile non sono soltanto dei congegni elettrici, sono il simbolo di una fratellanza ampia e trasversale a tutti gli ambiti della crescita sociale ed economica.

L’editoriale di AZ

Lascia un commento