Il nostro direttore editoriale Alessandro Zorgniotti, si è soffermato sul contributo economico di due settori protagonisti assoluti della settimana internazionale della cultura italiana in Albania. La nostra sede diplomatica a Tirana, con l’Ambasciatore Fabrizio Bucci e il team che lo coadiuva, ha favorito un numero elevato di missioni istituzionali tali da accrescere un protagonismo già certificato dalle statistiche economiche e commerciali ma destinato a migliorare ancora prima della conclusione dell’estate in corso.
La pizza napoletana, protagonista del pizza Village del fine settimana appena trascorso nel cuore architettonico italiano della capitale albanese, esprime un volume d’affari di 12 miliardi di euro – corrispondente a 150.000 occupati autonomi e dipendenti – in Italia, volume che lievita e sale a 60 miliardi nel mondo, mentre il settore della Cultura, rappresentato dal ministro Dario Franceschini che è stato ieri a Tirana, movimenta un circuito economico di 85 miliardi che si triplica in virtù delle sue interconnessioni con turismo, industria edilizia e impiantistica, artigianato creativo e terziario avanzato e digitale.

Anche l’ambito delle tecnologie ecologiche, rappresentato da Eco Tirana, evidenzia un comparto in piena salute dal punto di vista degli investimenti industriali made in Italy e della loro funzione economica e sociale, con un coefficiente moltiplicativo in grado di remunerare fino a 50 volte i capitali conferiti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soci, senza mai fare venire meno e anzi esaltando l’economicità e la non onerosità del servizio pubblico erogato a famiglie e imprese.

Si dà spazio all’ambiente per creare il giusto ambiente, amministrativo e culturale, alla crescente cooperazione binazionale Italo Albanese.
La redazione