Più in particolare, gli imprenditori guardano con interesse ad un nuovo meccanismo di tassazione societaria che valorizzi la capitalizzazione delle imprese e gli investimenti. Per questo sarà importante la definizione dei decreti attuativi, specie nella selezione degli investimenti rilevanti e nella salvaguardia degli incentivi già esistenti.
Le imprese hanno manifestato qualche preoccupazione in relazione alla sovraimposta IRES che dovrebbe essere introdotta per superare l’abrogazione dell’IRAP. Sul fronte delle tax expenditures, le imprese considerano certamente utile un riordino, salvaguardando le finalità meritevoli di tutela sociale (es. casa, salute, previdenza, assistenza, ambiente).
Con riferimento all’Iva, Confindustria auspica che l’ambizioso progetto di riforma contenuto nella delega, porti al superamento delle incompatibilità con la disciplina comunitaria, ad una rimodulazione delle aliquote e alle auspicate semplificazioni.
Gli industriali hanno infine richiamato l’attenzione sulla necessità che l’intero disegno di legge sia supportato da una maggiore valorizzazione degli istituti collaborativi tra Fisco e contribuenti e da una razionalizzazione dell’impianto sanzionatorio tributario.