L’adeguamento delle tutele retributive contro l’inflazione è una necessità che deve essere perseguita evitando diktat populistici non meno dannosi del già sperimentato reddito di cittadinanza. La Germania ha aperto la pista con una prima applicazione concreta, che in due passaggi condurrà dal prossimo autunno alla fissazione di 12 euro di paga oraria minimale. La Commissione Europea di Ursula von der Leyen, quasi in una prova simultanea tra Berlino e Bruxelles, è riuscita a portare in approvazione una direttiva, più generica che generale, nella quale il concetto di retribuzione di base, sempre per ora lavorata, dovrà essere recepito da ogni singolo Stato in funzione delle caratteristiche economiche locali. In pratica, la fotografia della situazione odierna che lascia irrisolti i temi del dumping sociale entro i confini della UE.
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