Serena Andreotti in esclusiva su “Le Banche d’Italia”: personalità di alto profilo intellettuale

Serena Andreotti figlia del sette volte Presidente del consiglio dei ministri interviene in esclusiva su Le Banche d’Italia. Con lei abbiamo parlato di molti argomenti, tutti basati sulla qualità politico – storico. Inoltre nel corso dell’intervista si è parlato anche di giovani e inflazione.

Personalmente sono molto lieto di avere intervistato la dottoressa Serena Andreotti, perché la reputo personalità di alto profilo intellettuale.

Serena Andreotti quali sono i prossimi appuntamenti che metteranno in luce la figura politica e storica del suo papà Giulio Andreotti?

Insieme a mio fratello continueremo a presentare in diverse località italiane i due volumi dei diari (I diari segreti 1979-1989 e I diari degli anni di piombo 1969-1979) e la raccolta di lettere Cara Liviuccia, che abbiamo pubblicato proprio con l’intento di far conoscere la figura di nostro padre quale è stata veramente, nella vita pubblica e privata. Inoltre sono in preparazione un convegno sulla diplomazia parlamentare e la pubblicazione dell’imponente carteggio Andreotti-Cossiga.

Cosa vuole consigliare ai giovani che un giorno erediteranno il nostro Paese?

Di prepararsi con molta serietà. Divertirsi quando si è giovani è giusto, ma studiare con impegno è assolutamente importante. In una società competitiva quale è la nostra la preparazione è essenziale.

Cosa la affascina della scrittura?

A parte la massima antica “scripta manent”, che è comunque sempre attuale, la scrittura consente di riordinare le idee e attribuire il giusto valore ai pensieri e alle parole.

Conoscendo in fondo le qualità politiche e istituzionali di suo padre, cosa avrebbe fatto a suo parere, da presidente del Consiglio dei ministri, per far diminuire l’inflazione?

Quando alla metà degli anni Settanta mio padre assunse la guida del governo il tasso d’inflazione superava il 20%, molto superiore di quello delle altre nazioni europee. La sua riduzione e quella del debito estero erano la condizione necessaria per ottenere il prestito del Fondo monetario internazionale. Furono prese misure molto forti, mirate al contenimento della spesa pubblica, del costo del lavoro e delle importazioni non essenziali, come per esempio l’attenuazione e in alcuni casi il blocco della scala mobile o l’aumento dell’IVA per i generi non di prima necessità. Molte di quelle misure oggi non potrebbero essere adottate. Cosa farebbe allora mio padre non sono in grado di saperlo. Sicuramente si impegnerebbe a studiare a fondo la questione e a cercare dei consiglieri affidabili.

Il direttore responsabile Agrippino Castania

Immagine in evidenza: fonte programma tv di La7 Coffee Break

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