Investitori italiani: interessante studio di Assogestioni

È stato recentemente presentato uno studio dell’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni a cura di Assogestioni che traccia una sorta di profilo degli investitori italiani al fine di capire come si sviluppano le preferenze e i bisogni del risparmiatore. Le famiglie italiane, rappresentate da 11,5 mln di sottoscrittori hanno sinora investito oltre 500 mld di euro in fondi con un importo medio che si aggira intorno ai 45.000 euro. Il versamento in un’unica soluzione rimane la forma preminente, scelto dal 60% circa dei risparmiatori contro il 22% che investe principalmente in piani di accumulo.

Gli under 40 prediligono quest’ultima forma di investimento (oltre il 50% sottoscrive un PAC) mentre il 70% dei Boomers sceglie di investire in PIC (versamento in un’unica soluzione). Tra i fondi italiani, i fondi flessibili vengono sottoscritti dal 40% degli italiani; al secondo posto si collocano gli obbligazionari (25%), seguiti dai bilanciati (22%) e dagli azionari (10%). Tra i fondi esteri prevale invece l’azionario (50%). Gli obbligazionari si assestano intorno al 30% mentre cala la componente flessibile e bilanciata.

Il 95% dei fondi viene sottoscritto in banca mentre l’età media dei sottoscrittori supera di poco i 60 anni. I boomers pesano per circa il 40% del totale, mentre la Generazione X per il 30% circa. Seguono gli ultrasettantenni col 19% e infine i più giovani con l’11% circa. L’importo dell’investimento varia con l’età. Gli ultrasettantenni per esempio registrano un investimento medio intorno ai 70.000 euro, i boomers 55.000 euro, la Generazione X investe mediamente 35.000 euro, i Millennials 20.000 euro. La metà circa del patrimonio è quindi riferibile ai Boomers mentre il 25% appartiene alle generazioni più anziane.

Dott. Francesco Megna

Si è oramai annullata la differenza tra uomo e donna nel panorama dei sottoscrittori italiani così come l’investimento medio si sta lentamente avvicinando nei valori (45.000 gli uomini; 42.000 le donne). Interessante osservare le diverse aree geografiche ove si concentrano i sottoscrittori dei fondi. La regione col più elevato tasso di partecipazione è l’Emilia Romagna, seguita da Lombardia, Piemonte e Liguria. Queste sono anche le regioni con l’investimento medio più alto e prime anche per investimento complessivo. Più in generale, 2/3 dei sottoscrittori risiede nel Nord Italia, il 20% nel Centro mentre la quota residua risiede al Sud e nelle Isole.

Francesco Megna

Referente commerciale in Banca

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