Appuntamento importante. Oggi, a poco più di un anno esatto dalla convocazione che si svolse nella trascorsa legislatura, il Banchiere internazionale e scrittore interverrà in collegamento web come esperto presso la competente Commissione di Palazzo Madama per le politiche della cultura, istruzione e ricerca, su convocazione da parte del Presidente Roberto Marti.
Se il primo maggio ha celebrato il lavoro, il 2 maggio si appresta a celebrare l’educazione finanziaria come disciplina trasversale all’Economia reale pubblica e privata.
Oggi, nel pomeriggio, la settima Commissione permanente unificata su Cultura, ricerca, istruzione di palazzo Madama, presieduta dal Senatore Roberto Marti (Lega), procederà infatti all’audizione del Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi, come personalità esperta nel merito del fascicolo normativo e del dossier unitario dei progetti di legge in tema di alfabetizzazione economica.
Si tratta di proposte legislative che tra i propri promotori annoverano il Senatore Dario Damiani (Forza Italia), e come relatore hanno il parlamentare di palazzo Madama e collega di Gruppo Roberto Rosso, espressione del collegio senatoriale del Piemonte.
A inizio anno, lo stesso Presidente Marti aveva dato incarico ai capigruppo della Commissione di stilare un elenco di esperti sul tema dell’educazione finanziaria, al fine di accelerare l’esame in sede redigente per una soluzione il più possibile univoca da consegnare per la definitiva approvazione al plenum dell’aula del Senato.
L’iter, come è stato ricordato due settimane fa dallo stesso Senatore Damiani, è stato accelerato dalla decisione del Consiglio dei Ministri del Governo Meloni di inserire, nel disegno di legge di palazzo Chigi per la riforma del mercato dei capitali e il recepimento delle direttive europee sulla concorrenza, una norma – di competenza del Ministro per la pubblica istruzione e il merito Giuseppe Valditara – che avvia a tutti gli effetti formali e sostanziali l’iter per conferire, nel quadro più generale dell’insegnamento civico, dignità autonoma di monte ore, risorse docenti e strumentazioni economico organizzative all’educazione finanziaria nell’ambito della valutazione formativa degli studenti dei cicli scolastici superiori.
Il Banchiere scrittore Ghisolfi era già stato audito in Senato, presso la medesima Commissione, nella trascorsa legislatura, a inizio 2022. La convocazione di martedì prossimo si verifica pertanto a poco più un anno esatto di distanza, su premesse accelerate dagli eventi nel frattempo susseguitisi.
Nel trascorso mese di maggio del 2022, sempre il Professor Ghisolfi si era recato in missione a Tirana, Capitale d’Albania, per discutere l’opportunità di uno sviluppo macroregionale e collaborativo dell’alfabetizzazione economica, tra Paesi vicini e affini per cultura e strutture sociali, con il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci, con la Banca centrale di Tirana e con l’Autorità di sorveglianza monetaria.
E proprio nel Paese delle Aquile, mentre a Roma il dibattito in materia è oramai giunto a una svolta irreversibile e decisiva, è stata ufficializzata in via altrettanto definitiva la strategia nazionale dell’educazione finanziaria, che rappresenterà pertanto da adesso in avanti un ulteriore minimo comune denominatore per la cooperazione binazionale.
È stato in effetti autorizzato dall’autorità di vigilanza monetaria di Tirana il primo caso di offerta pubblica di obbligazioni da parte di una società commerciale accreditata e quotata: una svolta di ulteriore integrazione europea nel segno di una crescente strategia di diversificazione e di educazione finanziaria.
Il Consiglio direttivo dell’autorità per la sorveglianza finanziaria, diretto da Ervin Mete, ha dato quindi attuazione al provvedimento del Consiglio dei Ministri del Governo Rama grazie al quale, su proposta della Ministra all’economia e al bilancio Delina Ibrahimaj, è stata introdotta in Albania l’innovazione del mercato dei capitali che porta con sé il varo di un autentico regime borsistico allineato agli standards comunitari europei.
Si tratta di un punto specifico che si collega ai negoziati in corso fra Tirana e Bruxelles per i capitoli sulla trasparenza e accessibilità dei servizi finanziari, secondo principi volti a massimizzare la trasparenza delle informazioni a beneficio della più ampia platea di risparmiatori e investitori. Una precondizione posta dagli interlocutori di Bruxelles ai negoziatori incaricati dal Governo albanese, e fatta conseguentemente propria dai tecnici del ministero dell’economia e dell’autorità per la vigilanza monetaria del Paese delle Aquile.
Come è stato più volte ricordato dalla Ministra Ibrahimaj, il mercato nazionale dei capitali si è finora caratterizzato per la presenza di un ridotto paniere di prodotti e servizi, rappresentato in particolare dalle obbligazioni statali e bancarie. Premesso che l’Albania può vantare un settore di istituti di credito molto ben capitalizzati e liquidi, con livelli di patrimonializzazione e di capitale circolante talvolta al di sopra delle medie europee – grazie al lavoro di monitoraggio e coordinamento condotto dalla Banca centrale di Tirana e culminato in una intensa stagione di aggregazioni -, a oggi le uniche forme di reperimento di risorse monetarie erano costituite, per le imprese, dal capitale proprio ovvero dai prestiti di competenza bancaria.
Uno scenario che rendeva più difficoltose altre possibilità di sviluppi aziendali sui mercati internazionali, dove le interdipendenze dell’economia del Paese balcanico sono oramai una regola quotidiana, in virtù della crescita continua delle esportazioni, del rafforzamento della moneta locale Lek e dell’afflusso di valuta pregiata, dall’euro al dollaro statunitense alla sterlina britannica, che accompagna i fondi UE, le donazioni internazionali e lo sviluppo del settore turistico e immobiliare.
In un simile scenario evolutivo, il direttivo dell’autorità di sorveglianza, in sigla AMF, ha approvato in via definitiva un prospetto, il primo nel proprio genere nel Paese d’oltre Adriatico, che autorizza una offerta pubblica di emissioni obbligazionarie da parte di una società azionaria all’interno di un mercato soggetto a regolamentazione borsistica.
“È la prima volta – sottolineano con orgoglio in AMF – nella storia della creazione di un libero sistema interno dei capitali, che si realizza l’opportunità di offrire al grande pubblico i titoli obbligazionari di una società. Questa fase segna l’avvio di un ciclo del tutto nuovo che vedrà le realtà del nostro Paese poter competere virtuosamente sulle piazze europee e internazionali per acquisire finanziamenti alternativi ai tradizionali canali di indebitamento e finalizzati a progetti di sviluppo produttivo e commerciale in settori trainanti della nostra economia reale nell’ambito della transizione ecologica, digitale e manifatturiera”.
Dal punto di vista del risparmiatore/investitore medio dell’Albania – prosegue ancora il comunicato emesso dai vertici di AMF – il varo dell’offerta pubblica, adeguatamente sostenuta sul piano informativo e della sensibilizzazione, offre nello stesso tempo un valido apporto alla redditività del proprio portafoglio personale e agli obiettivi di una reale diversificazione nell’allocazione del risparmio personale e familiare. Anche perché le obbligazioni, così acquistate e sottoscritte, potranno essere scambiate in qualsiasi momento sul mercato secondario per soddisfare eventuali sopravvenute esigenze di liquidità non inizialmente messe in conto.
Questo avverrà grazie alla avvenuta predisposizione dell’intera struttura legale e ordinamentale che, grazie all’eccezionale lavoro dell’autorità di vigilanza, mette in rete e in sinergia fra loro gli intermediari finanziari e bancari autorizzati al collocamento, la Borsa e il soggetto depositario centralizzato per la gestione, la liquidazione e la remunerazione dei titoli obbligazionari in oggetto.
“Oltre alla piattaforma legale – concludono in AMF – abbiamo provveduto all’allestimento del sistema di trading e post trading, che rappresenta il corollario per la totale e la più efficiente operatività del mercato basato sulla licenza della Borsa albanese, Albanian license stock exchange, che massimizza le possibilità di offerte pubbliche di emissioni di titoli e la successiva negoziazione degli stessi nel rispetto degli standards internazionalmente riconosciuti”.
Un volano per la capitalizzazione delle imprese e per l’educazione finanziaria dei risparmiatori e sottoscrittori, motivi per cui ai vertici di AMF è andato il plauso del Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi, che nel 2022 ebbe nel corso di una missione a Tirana un personale colloquio con il direttore generale esecutivo Ervin Mete per uno sviluppo binazionale dei progetti di alfabetizzazione economica applicata ai concetti di diversificazione degli investimenti mobiliari e del portafoglio titoli.