Il Banchiere Ubaldo Livolsi difende i giovani talenti italiani

Questa mattina ho letto un articolo molto interessante sul quotidiano “La Discussione”, del prof. Ubaldo Livolsi e a cura di Angelica Bianco. Questo articolo parla di meritocrazia e talenti giovanili in Italia, che in gran parte vanno a vivere all’estero per trovare delle condizioni lavorative e di carriera migliori. Niente di più corretto. Ho analizzato a fondo l’analisi del prof. Livolsi e vi ho trovato una grande sensibilità in merito, questo dimostra che i Banchieri non sono persone dal cuore freddo, come dicono coloro che sono contro il mondo bancario e finanziario, ma bensì personalità dal sentimento buono e obbiettivo.

In questo articolo il prof. Ubaldo Livolsi ha trattato un tema economico – sociale di rilievo. La nostra Italia deve tutelare e valorizzare i suoi cervelli, perché un giorno potrebbero essere loro a guidare, nei vari settori, il nostro Paese. “Il futuro del nostro Paese, della sua ricchezza e del benessere dei suoi cittadini, non sta solo nella suo saper fare e nelle sue eccellenze produttive, ma, in un mondo come l’attuale, nella tecnologia e nell’innovazione. Per questo è necessario e fondamentale scommettere sui giovani e sul merito. Quest’ultimo è quella sorta di lente di ingrandimento che consente di vedere meglio e affrontare, oltre che il mondo del lavoro, anche la vita in generale in una forma nuova, positiva, che porta dei risultati” scrive Livolsi.

Il Banchiere inoltre spiega: “Alcuni dati devono fare riflettere. Secondo il Censis dal 2012 al 2021 sono espatriati un milione di giovani e un quarto di questi sono in possesso di laurea. Stando alla London School of Economics, su sei milioni di italiani che vivono oltreconfine un terzo rientra nella categoria dei lavori qualificati. Se circa il 28% dei giovani che vivono in Italia sopra i 25 anni ha una laurea, tra gli espatriati la percentuale arriva al 33%. È stato calcolato che per la fuga di cervelli l’Italia ogni anno perda l’1% del Pil, bruciando miliardi di investimenti realizzati in capitale umano”.

Il prof. Livolsi chiarisce anche un prezioso aspetto: “Perché i giovani fuggono all’estero? Non solo per il fatto che gli stipendi oltralpe sono mediamente superiori al 40% (dati Almalaurea), ma perché si dà più attenzione al merito ed essi hanno maggiori possibilità di ricoprire incarichi di ruolo. È quanto sperimento io stesso dal mio osservatorio privilegiato di professore presso la Link Camp University di Roma. Mi confronto spesso coi miei studenti. Questi apprezzano la qualità della vita dell’Italia, ma scelgono l’estero per fare carriera, dove sanno che possono raggiungere i propri obiettivi e dove i criteri di valutazione sono oggettivi”.

Vi invito a leggere questo bellissimo articolo al seguente link, troverete spunti su cui riflettere.

https://ladiscussione.com/237235/rubriche/crea-valore/il-futuro-dellitalia-sta-nel-merito/

Il direttore responsabile Agrippino Castania

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