IADSA 2, in Albania la cooperazione italiana trasforma il debito in sviluppo

Quella appena trascorsa è stata una vera e propria settimana Italiana oltre Adriatico, con la firma di importanti accordi in ambito agroalimentare, energetico e in ultimo, ma non per importanza, di ordine finanziario applicato all’economia reale. Il più recente tassello perfezionato è appunto quello che va sotto il cappello di Italian Albanian debt swap agreement, in atto in maniera molto bene collaudata, e confermata da tutte le gestioni governative susseguitesi, da oramai undici anni.

In forza di ciò sarà possibile, fino al prossimo 22 maggio, entro mezzogiorno in punto, formalizzare la presentazione di progetti idonei a collocarsi all’interno del secondo bando inserito nella strategia avente la sigla di IADSA 2, e la cui illustrazione – innanzi al pubblico di enti governativi, locali e associativi – ha avuto luogo lo scorso venerdì al Tirana International hotel, a cura della Direttrice AICS Stefania Vizzaccaro, dell’Ambasciatore Fabrizio Bucci, dei condirettori Basilio Antonio Toth e Ismail Ademi, nonché della Ministra economica del Governo Rama Delina Ibrahimaj e del Direttore dell’agenzia albanese per il coordinamento delle donazioni ed ex ministro della sanità Ilir Beqaj.

IADSA è una programmazione strategica tra i Governi delle due Nazioni, avviata a fine 2011 e vigente dal 2012, attraverso la quale un iniziale fattore di debito pubblico dell’Albania nei confronti del nostro Paese viene convertito nella possibilità di realizzare, per una somma di controvalore equivalente, progetti di elevato impatto economico, sociale, sanitario e infrastrutturale a beneficio delle singole realtà territoriali albanesi e a partire dalle aree a maggiore rischio di marginalità.

L’obiettivo è quello di incentivare la progettualità delle amministrazioni locali del Paese delle Aquile, responsabilizzando le stesse attraverso lo strumento del cofinanziamento e favorendo il coinvolgimento altresì di enti territoriali italiani, associazioni no profit e istituzioni culturali e universitarie di entrambi i Paesi, così da creare intorno a ciascuna iniziativa, di importo compreso tra i 400.000 e i 500.000 euro, la più ampia ricaduta transadriatica e internazionale.

In sede di indizione del nuovo bando, sono stati individuati una serie di ambiti tematici strategici: riqualificazione dei servizi educativi per estenderne la portata inclusiva; potenziamento della sanità pubblica e della medicina preventiva, servizi di assistenza sociale per le persone in difficoltà e in condizioni di vulnerabilità, sviluppo sostenibile, crescita turistico culturale, miglioramento nella gestione dei rifiuti urbani, diffusione di buone prassi nel campo delle energie rinnovabili, attuazione dello sviluppo agricolo e soluzioni a favore dello sviluppo delle aree protette e degli ecosistemi fragili.

I progetti presentati e finanziati all’interno dei programmi IADSA hanno permesso di mettere a punto soluzioni concrete a specifici problemi reali di complessive realtà del territorio albanese, e in ciò hanno rappresentato l’esempio di un ottimale lavoro di squadra tra i nostri due Paesi, come è stato sottolineato dal nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci.

La Direttrice di AICS Stefania Vizzaccaro, in aggiunta a tali considerazioni, ha ricordato che la storia della cooperazione italiana, connessa al programma IADSA, è un modello di successo che attua il fondamentale principio in base a cui nessuno deve essere lasciato indietro, e contro i rischi di marginalità servono azioni strutturali e durature.

Sebbene possa apparire come una denominazione poco visibile, IADSA evidenzia risultati molto positivi e tangibili a favore dell’uguaglianza sociale e del riequilibrio territoriale, del tutto coerenti con le azioni di sviluppo locale condotte dal Governo albanese.
Dello stesso parere il Direttore Ilir Beqaj, il quale ha definito la strategia IADSA come uno dei migliori programmi di crescita della coesione che abbiano caratterizzato l’Albania nel corso degli ultimi trent’anni. L’auspicio di entrambi i rappresentanti delle Istituzioni albanesi è che il programma in oggetto possa evolversi ulteriormente per il tramite di ulteriori bandi.

Dal 2012 al 2019, IADSA ha permesso di finanziare 58 progetti per un totale di 20 milioni di euro; nel biennio 2020-2022, sono state attivate altre 40 iniziative per un controvalore di 13 milioni di euro. Nella scorsa settimana, sempre sotto l’egida economico istituzionale della cooperazione Tricolore, e con il patrocinio della nostra fondamentale Ambasciata, il Ministro della sovranità alimentare e forestale Francesco Lollobrigida ha inaugurato, presso il Porto di Durazzo e assieme alla propria omologa albanese Frida Krifca, il punto di vigilanza e ispezione sulla qualità dei prodotti agroalimentari in arrivo in Albania per via marittima, mentre il collega del Governo Meloni Edmondo Cirielli, Viceministro degli Esteri, ha siglato con la Vicepremier dell’Albania Belinda Balluku un memorandum che attiva un investimento di parte italiana da 35 milioni di euro per la ricostruzione e l’efficientamento della rete distributiva elettrica nelle regioni centro settentrionali del Paese delle Aquile.

Un intervento strategico che si pone in coerenza con l’intento in precedenza espresso dall’Ambasciatore Fabrizio Bucci di intensificare il ruolo del sistema Italia nella vasta e significativa area nord dell’Albania.

Il direttore editoriale Alessandro Zorgniotti

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