Confindustria, Governi e Ambasciata: alleanza per una innovazione dal volto umano

Innovazione dal volto umano: un obiettivo sfidante che ha riunito, non da oggi ma da tempo, le nostre Istituzioni diplomatiche e governative con il più rappresentativo associazionismo di categoria e con le autorità ministeriali, accademiche e amministrative locali. Di esse, una autorevole rappresentanza si è ritrovata lo scorso martedì mattina nella sala congressi del Tirana International hotel, sotto l’egida di Confindustria Albania e nel quadro dell’oggetto sociale principale della sua annuale assemblea generale.

A inaugurare i lavori, moderati dall’imprenditore e comunicatore Andrea Camaiora, è stato il Presidente Sergio Fontana: “La sola certezza di questo scenario è l’incertezza. Siamo abituati a vivere in tale momento fatto di complessità in ogni settore e di velocità nei cambiamenti delle trasformazioni. Lo smart working ne è un esempio lampante.
L’Albania offre il vantaggio della stabilità politica che rende possibili una serie di riforme necessarie e utili anche all’Italia e al resto dell’Europa. La scheda Paese dedicata all’Albania sarà presentata in tutte le Confindustrie d’Italia e sarà un ulteriore strumento di dialogo con il Governo albanese sul fronte della formazione. Gli investimenti economici e tecnologici sono importanti, ma al pari lo sono quelli nelle infrastrutture didattiche e professionali, quale argine efficace ai rischi di emigrazione delle forze giovanili abbinato a politiche salariali e di produttività. Chi non si forma, si ferma. Confindustria Albania non è seconda a nessuno, per crescita numerica e di autorevolezza. Un saluto al nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci che partecipa a ogni attività che esaltano l’Italia al meglio nel rapporto con questo Popolo fratello”.

Concetti subito ripresi e sviluppati dal nostro Ambasciatore Bucci: “Noi siamo a fianco di Confindustria. Può sembrare banale, ma il nostro compito è tutelare gli interessi nazionali italiani laddove siamo chiamati a operare. L’Albania è uno di quei pochi Paesi dove interesse locale e interesse nazionale nostro coincidono in maniera reciproca. C’è una nuova enfasi nei confronti dei Balcani occidentali, a seguito dell’insediamento dell’attuale Governo dell’Italia, che alle dichiarazioni ha fatto seguire i fatti reali, in particolare la conferenza di Trieste promossa dal nostro Vicepremier e Ministro degli esteri Antonio Tajani. È in preparazione, dopo Belgrado e Pristina, un business forum a Tirana. Dopo l’avvio dei negoziati ufficiali di adesione tra Tirana e Bruxelles, ci apprestiamo a giocare un campionato diverso e più entusiasmante. L’approccio deve essere quello nei confronti non di un singolo Paese, poiché investire in Albania significa investire in una macroregione a favore dei quali sono stati messi a disposizione dalla UE fino a 30 miliardi di euro, ai quali si aggiungono gli strumenti italiani poiché i fondi del Pnrr diventano un’opportunità di cooperazione transadriatica. I Balcani sono una terra di mezzo che appartiene a tutti gli effetti all’Europa, e questa consapevolezza è divenuta irreversibile a seguito dell’invasione russa in Ucraina. La prossima settimana sarà qui a Tirana il ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida con i rappresentanti di categoria del settore rurale nel contesto di una giornata molto intensa di interrelazioni”.

Il massimo rappresentante della diplomazia Italiana ha evidenziato il crescente interesse delle imprese del nostro Paese verso settori dall’energia alle grandi opere infrastrutturali fino al tema della transizione digitale.Albana Tona, Viceministra della pubblica istruzione, in perfetto idioma italiano: “Un onore per me, perché Confindustria Albania ha contribuito allo sviluppo del nostro Paese. Le sfide globali toccano il Governo Albanese, le cui riforme puntano a una modernizzazione culturale quale premessa di quella economica e organizzativa, e in tale contesto i nostri provvedimenti puntano a creare il filo diretto fra università locali e settori d’impresa e fra i nostri atenei e i migliori esempi accademici europei, dove l’Italia rappresenta un terzo delle convenzioni in atto”.

La parola è quindi passata a Mario Tonucci, avvocato, vicepresidente confindustriale e autore della riedizione aggiornata della guida al sistema Paese, uno strumento le cui precedenti edizioni hanno favorito l’approccio di numerose aziende italiane divenute infine investitrici sul mercato Albanese: “Stiamo assistendo a un rafforzamento delle condizioni locali, di cui la rivalutazione della moneta nazionale Lek è uno dei principali indicatori dell’economia reale. Sono qui convintamente dal 1995, e sono fiero di essere stato un pioniere sul piano delle innovazioni ordinamentali in un’epoca in allora molto difficile poiché era appena crollato il regime totalitario in una Albania che aveva da poco iniziato la propria transizione verso la democrazia”.

In connessione con la filosofia della guida al sistema Paese, si è quindi celebrata la tavola rotonda con la partecipazione della Ministra del Governo Rama per le politiche dell’infanzia e della gioventù, Bora Muzhaqi, e della collega e Ministra per la qualità dei servizi pubblici, onorevole Milva Ekonomi, e con la testimonianza di una serie di autorevoli imprenditori innovativi negli ambiti del data center e della Digital economy: Davide Rogai di Commit Software, Endri Ndoni di Aims, Gianluca Velez, Gjergj Robo di Smart work, Eldisa Cirogu di Commercey.Significativa la buona prassi avviata da Alba Nsi che ha rappresentato il primo esempio di startup It nella città di Scutari riferimento dell’Albania settentrionale, dal cui lavoro hanno tratto origine diversi softwares utilizzati da decine di aziende e da migliaia di utenti civili, meriti evidenziati dal CEO italiano Velez, secondo il quale i numeri occupazionali qualificati nella terra delle Aquile possono crescere esponenzialmente, e consentire ai giovani impiegati di attuare una specializzazione europea e una migrazione di ritorno.

Il dibattito, ampiamente ricco di contenuti propositivi e proattivi, si è svolto in lingua italiana, a conferma del perfetto livello di assonanza binazionale evidenziato a più riprese dalle autorità diplomatiche e governative. L’auspicio è quello verso un sempre maggiore coinvolgimento del sistema Italia in termini culturali, linguistici e di formazione tecnica, fino ad arrivare all’insediamento di veri e propri centri di competenze oltre lo stesso concetto formativo, affinché all’Albania si guardi come a un partner alla pari e non come a una mera centrale di terziarizzazione o delocalizzazione.
La storica tradizione nel settore dei call center costituisce una base di capitale umano per assurgere a livelli specialistici superiori ai fini ICT dove le opportunità reddituali sono altissime.

La Ministra Bora Muzhaqi, sintetizzando gli spunti degli imprenditori presenti, ha sottolineato l’importanza attribuita dal Governo Rama allo sviluppo delle competenze linguistiche e informatiche fin dall’istruzione primaria, nel contesto di una strategia che guarda da qui al 2030, in parallelo e convergenza con l’avvicinamento europeo del Paese, e che si traduce sia in incentivi fiscali settoriali duraturi e certi, sia nel programma “Coding” in forza del quale l’infrastruttura didattica si parifica alle realtà educative estere e diventa laboratorio di competenze – e perché no eccellenze – lavorative e imprenditoriali, tali da consentire a studenti e diplomati albanesi di lavorare localmente, senza bisogno impellente di migrare, con il resto dell’Europa e del globo.

Sono 30.000 i giovani albanesi che studiano nelle discipline Stem, attinenti alle scienze e alla matematica.”Grazie a Sergio Fontana e Gerta Bilali, e grazie per una guida al sistema Paese che utilizzeremo nei nostri dicasteri – ha concluso la Ministra Ekonomi rivolgendosi ai vertici associativi – dal 2016, anno di costituzione di Confindustria Albania, a oggi, molti passi sono stati compiuti. Le rilevazioni e le evidenze concrete dimostrano che ogni investimento in capitale umano accresce il reddito nazionale del 25 per cento. L’istruzione deve avere contezza del mercato non solo nazionale o macro regionale. Il salario è una variabile importante, e siamo impegnati a migliorarlo nel contesto della produttività e della competitività. Contano comunque altri fattori, e per merito di Confindustria Albania abbiamo dato vita a contratti e accordi per migliorare la qualità sociale, del welfare aziendale e dell’ambiente lavorativo come fattore motivazionale e ulteriormente incentivo. Il nostro Governo sta agendo fiscalmente e tramite la digitalizzazione dei servizi amministrativi.

Non meno importante, infine, è il cammino che potremo percorrere insieme con gli amici di Confindustria per un miglioramento continuo dei nostri standards nella prospettiva del progressivo e non facile avvicinamento europeo”.Hanno contribuito al successo dell’assemblea generale del 2023 gli sponsor: Commit Software, Intesa Sanpaolo Bank Albania, Essegei, Coca Cola, Webhelp Albania, Maccaferri, Acqua Tepelena, Alban costruzioni, Tonucci and partners, Smart Life group. Un ringraziamento speciale va indirizzato alla direttrice generale di Confindustria Albania, Gerta Bilali, e alla funzionaria Sonja Stenaj per la ineccepibile qualità organizzativa.

Il direttore editoriale Alessandro Zorgniotti

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...