Balcani occidentali, la scommessa di sviluppi femminili inarrestabili

È stato sancito il successo dell’evento internazionale e macroregionale celebrato nella scorsa settimana e promosso dalla istituzione finanziaria western Balkans found a Tirana nella sala congressi del Maritim hotel Plaza. Una quattro giorni intensa, che ha potuto contare sul sostegno della locale Ambasciata del Giappone e del fondo Visegrad che riunisce un vasto gruppo di donatori focalizzati sui Paesi dell’Europa centrale e orientale in sempre più stretto raccordo con l’area balcanica complessivamente intesa e considerata.

L’incontro, denominato “Unstoppable”, ha riunito nella capitale albanese oltre 60 relatori, 150 partecipanti e rappresentanti di 20 Stati, europei e della più vasta area OCSE, sui temi dell’abbattimento delle barriere di genere e dell’accrescimento dei ruoli e delle responsabilità manageriali e decisionali delle donne nei sistemi di imprese così come nelle Istituzioni pubbliche e del privato sociale, sussidiario e non governativo riconosciuto.

A portare il proprio messaggio augurale e di buon lavoro, a una conferenza sviluppatasi su un programma basato su più sezioni tematiche, sono stati la Ministra degli affari esteri del Governo Rama, onorevole Olta Xhacka, e l’Ambasciatore dello Stato nipponico in Albania, sua eccellenza Takada Mitsuyuki che è intervenuto in video collegamento poiché contestualmente impegnato a coadiuvare il Premier Edi Rama in una serie di colloqui di altissimo livello istituzionale ed economico imprenditoriale a Tokyo.

Nella capitale del Giappone era infatti in corso il summit tra il Presidente Rama – coadiuvato dalle ministre Delina Ibrahimaj, Mirela Kumbaro e Frida Krifca (economia, turismo e agricoltura) – per perfezionare intese con il sistema del sol Levante che riunisce i tour operator, gli importatori di prodotti agricoli e agroalimentari e gli investitori industriali diretti esteri tra i quali la compagnia Sumimoto, terzo leader mondiale nei cablaggi e cavi conduttori per auto, con cui è stato programmato il raddoppio, da mille a duemila, del numero di addetti occupati negli stabilimenti in Albania.

I molteplici capitoli affrontati, tornando al merito delle varie sessioni del convegno Unstoppable, hanno nella sostanza riguardato: l’educazione finanziaria e il suo impatto a favore dell’inclusione femminile e della parità di genere; il ruolo della donna e delle pari opportunità nelle politiche volte al conseguimento della Pace e della sicurezza; il contrasto ai messaggi contenenti riferimenti sessisti e discriminatori.

Altrettanto trasversale l’appartenenza dei relatori e dei partecipanti: responsabili della politica economica pubblica, attivisti della società civile, delegati degli organismi internazionali e regionali, innovatori di idee e startup, imprenditori di ultima generazione, giornalisti e opinion leader, studenti e accademici.

Tra le questioni poste al centro della discussione, ferma rimanendo la necessità di una cornice normativa e finanziaria il più possibile omogenea, stabile, accogliente e di area vasta, una particolare risonanza è stata accordata agli aspetti di formazione della leadership – attraverso percorsi non casuali ma di preparazione – e di creazione di “brand” ovvero di marchi personali distintivi e intelligibili, a cui abbinare una capacità di genere di conduzione di trattative complesse per avviare e condurre progetti.

In un simile contesto, e in una macro area fondamentale come quella dei Balcani occidentali, una prioritaria centralità viene assolta dal ruolo dei cosiddetti donatori, i quali possono coincidere con istituzioni pubbliche diplomatiche, agenzie di cooperazione binazionale, uffici di progettazione sociale, enti finanziari e bancari facenti capo a soggetti di importanza sovranazionale.

Pertanto sono necessari strumenti di educazione, formativi e di conoscenza che rendano accessibili queste opportunità, assicurando alle stesse una pubblicità adeguata, e che consentano ai potenziali o alle potenziali beneficiarie di potersi agevolmente coordinare tra le normative locali e i criteri fissati dai singoli donatori per delineare i requisiti di ammissibilità. Un compito che si estende ai decisori della politica economica affinché gli ordinamenti locali siano resi accoglienti per l’arrivo e l’innesto e implementazione di questi tipi di investimenti finanziari a elevato impatto sociale e imprenditoriale diffuso.

“Siamo orgogliosi del lavoro condotto e delle adesioni ricevute – è stato il commento finale degli organizzatori di western Balkans found – perché abbiamo creato, con un supporto molto ampio, le condizioni concrete affinché possa essere debellata quella “pandemia ombra” costituita da sfruttamenti e abusi, dove la violenza economica non di rado si accompagna a quella domestica”.

Segretario generale esecutivo del western Balkans found è il dottor Gjergj Murra.

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