L’Ambasciatore Bucci in visita a Scutari: “Rafforzeremo il ruolo del sistema Italia nel Nord dell’Albania. La politica ritrovi la via del dialogo sulle priorità dei cittadini”

L’annuncio del massimo rappresentante della diplomazia Italiana dalla città di riferimento dell’Albania settentrionale: “La parte settentrionale di questo Paese vanta legami speciali con l’Italia. Perciò, con i protagonisti del sistema Italia intensificheremo qui la nostra presenza istituzionale e socio economica già significativa sul fronte della cooperazione”.
Colloqui bipartisan con il prefetto Majlinda Angoni (centrosinistra) e con il sindaco Bard Spahia (centrodestra).

La politica albanese deve recuperare un po’ dello spirito Italiano, ed esercitare una legittima dialettica tra maggioranza e univoca opposizione dove vi siano avversari con cui competere democraticamente e non nemici da combattere o abbattere. Perché quest’ultimo scenario va a danno anzitutto della cittadinanza e delle persone che chiedono servizi pubblici efficienti e lavori di qualità per i propri figli.

È così riassumibile il messaggio che il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci ha indirizzato, ai mass media e agli organi della stampa locale, da Scutari dove si è recato in visita ufficiale per una serie di colloqui apicali con il prefetto, il sindaco e il rettore accademico.

Una visita non di circostanza ma, viceversa, di importanza strategica: Bucci ha annunciato infatti una serie di iniziative a carattere progettuale e strutturale nel breve, medio e lungo periodo: “Perché c’è Tirana, la Capitale, c’è il Sud, ma c’è anche il Nord che ha in Scutari il riferimento principale e dove intensificheremo le attività volte sia alla prosecuzione di successo della cooperazione, sia al rafforzamento di progetti di sviluppo in campo economico imprenditoriale e occupazionale. In tal senso, la nostra azione sarà attuata a livello di sistema Italia, assieme alle componenti imprenditoriali e alla Camera di commercio Italo estera”.

Alla base di tutto, in ogni caso, ci deve essere un ritorno della vita politica a condizioni di normalità e di normale dialettica fondata su un’opposizione non più lacerata ma bensì orientata a proporre, in luogo di insulti o attacchi violenti, legittime soluzioni alternative a quelle della maggioranza sulle necessità concrete dei cittadini, che sono le prime vittime di questi scontri distruttivi.

“Proprio di recente – ha ricordato Bucci – ho ospitato presso la nostra residenza diplomatica in Tirana un ricevimento in onore dell’associazione parlamentare di amicizia tra Italia e Albania presso il Parlamento nazionale albanese: si tratta del gruppo più numeroso tra quelli costituiti per le relazioni di amicizia binazionale, e di esso fanno parte deputati sia della maggioranza, sia dell’opposizione, di tutte le componenti dell’opposizione. Ebbene, in quella occasione ho potuto constatare come idee e visioni anche diverse possano confrontarsi in maniera armonica, facendo prevalere la proposta e le ragioni del dialogo su quelle della divisione che invece fra le stesse persone sembrano essere prevalenti nell’aula parlamentare”.

L’auspicio è che tale spirito Italiano abbia a riproporsi in occasione delle oramai imminenti consultazioni elettorali comunali: “Un test di fondamentale importanza, a maggior ragione dopo l’avvio ufficiale dei negoziati di adesione dell’Albania all’Unione Europea, il cui conseguimento è un patrimonio di tutti. Tra poco più di due mesi andremo a rinnovare 61 sindaci e 61 consigli comunali con il voto diretto dei cittadini, e questa sarà una grande prova di maturità dialettica. Si vota ogni quattro anni per scegliere il Parlamento e il governo a livello nazionale, e ogni quattro anni per designare sindaci e consiglieri comunali, la dialettica e la contrapposizione democratica e libera sono connotati essenziali del vivere civile, e il confronto tra avversari, non tra nemici, è il sale della democrazia, ma dal giorno dopo, sebbene da posizioni diverse, la priorità deve essere quella di lavorare per mettere a disposizione delle persone servizi pubblici efficienti e opportunità occupazionali qualificate per i giovani”.

L’Ambasciatore Bucci ha infine riepilogato una serie di iniziative già concretamente in atto a Scutari: l’ex consolato Italiano sarà trasformato in casa della cultura, e saranno incrementate le occasioni in ambito culturale e turistico, “perché le rilevazioni statistiche ufficiali indicano – ha concluso Bucci – che la comunità italiana è stata quella più significativa nel novero dei flussi turistici che hanno caratterizzato l’Albania nell’ultimo periodo dello scorso anno”.

Scutari, già sede del Consolato della Repubblica Italiana – che venne chiuso alla fine del 2013 e sostituito da un Consolato onorario – si appresta pertanto a vedere rivitalizzato funzionalmente un prestigioso e caratteristico edificio situato, appunto, presso il palazzo Italia di strada don Bosco; mentre molto attivo si conferma l’operato del Console onorario Professor Roland Dodani.
A livello ex consolare, a Scutari si riconducono altresì le altre municipalità settentrionali di Malesi e Madhe, Lezha, Tropoja, Puke, Mirdita, Has, Kukes e Dibra.

Il ruolo della presenza locale del nostro Paese rileva a livello storico e risalente, potremmo dire fin dalla fase di fondazione del nucleo urbano, e sotto il profilo più cooperativo è stato a oggi agevolato dalla prevalente vocazione cattolica del territorio e dalla relativamente maggiore incidenza della lingua italiana parlata.

Dal punto di vista dei servizi economici erogati alle famiglie e alle imprese, opera in maniera consolidata l’istituto Intesa Sanpaolo con un’agenzia collocata nel cuore della promenade pedonale di strada Idromeno che attrae i principali flussi turistici e di visitatori nel capoluogo del Nord.

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