WOA: tutto pronto per la plenaria di Pristina con il cuore rivolto a Turchia e Siria

Si attende una settimana molto intensa per i diplomatici e i volontari della WOA, la world Organization of Ambassadors, una fondamentale associazione che riunisce una moltitudine di cittadini e dirigenti pubblici e privati di buona volontà intenzionati a promuovere politiche e azioni di pace e di dialogo decidente in aree sensibili e decisive del Pianeta.


Questo sabato, su iniziativa del Cancelliere per l’Europa continentale e i Balcani, Giuseppe Prete, sarà celebrata in Kosovo l’assemblea degli iscritti alla WOA con l’obiettivo di supportare, in ottica di umiltà e sussidiarietà, l’operato dei governi balcanici e albanofoni nel perseguimento dell’obiettivo di una normalizzazione delle relazioni su base macroregionale, puntando su soluzioni di importanza sociale e di cooperazione economica.

I Balcani, posti al centro della strategia del nuovo governo italiano guidato da Giorgia Meloni, sono una comunità di area vasta la cui prossimità all’Italia, e la collocazione baricentrica tra Est e Ovest nel centro dell’Europa, offrono l’occasione di sviluppare un sano protagonismo che prevenga e mitighi i conflitti – dovuti il più delle volte a indebite influenze esterne ai Paesi interessati – e crei momenti di incontro sui temi dello sviluppo e della coesione.

La WOA Europa e Balcani si associa altresì ai sentimenti di cordoglio e di assoluta vicinanza alle popolazioni colpite dal terribile sisma che nelle scorse ore si è abbattuto con inaudita violenza nella zona di confine tra la Turchia sudorientale e la Siria, causando centinaia di morti e un numero ancora più alto di feriti il cui orrendo bilancio sembra aggravarsi di ora in ora.

La Turchia, Nazione storicamente legata ai Balcani occidentali, nei quali WOA si appresta a tornare per celebrare il proprio evento plenario di sabato 11 febbraio in Kosovo a Pristina, sarà al centro dei nostri cuori e delle iniziative di primo soccorso e di sostegno strutturale che cercheremo di mettere in moto valorizzando la capillare rete dei nostri Ambasciatori di buona volontà.

In una fase in cui le emergenze belliche sembrano non avere la parola fine, si aggiungono emergenze di tipo climatico e naturale che impongono di fare nostre le parole del Santo padre Bergoglio sulla precarietà della presenza degli Uomini su questa Terra, presenza che deve servire ideali di Pace, di convivenza e di unione globale per rendere sicuro questo Mondo, minacciato dai cambiamenti climatici e morfologici e da assurdi e intollerabili disegni egemonici militari.

La redazione

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