Una sfida e un impegno che hanno avuto inizio, emblematicamente, con il nuovo secolo e che datano pertanto da più di 22 anni: quelli di operatività della FIAA, la Foreign Investors Association in Albania che riunisce qui, nel Paese d’ingresso dei Balcani occidentali, un centinaio di gruppi e imprese espressione di una base occupazionale consolidata di 30.000 addetti e di un volume d’affari che nell’esercizio del 2022 si è attestato sui due miliardi di euro.
Numeri e valori che sono stati ribaditi in occasione del ricevimento augurale di inizio anno, convocato dai vertici della federazione per riunire le delegazioni diplomatiche accreditate in Albania e le rappresentanze parlamentari e governative delle Istituzioni albanesi in un’ottica di condivisa elaborazione e attuazione di programmi e progetti volti a migliorare continuamente il clima macroeconomico del business per gli investitori attuali e futuri.
“Siamo orgogliosi di rappresentare la principale associazione nonché il solo soggetto di coordinamento delle compagnie estere industriali e terziarie il cui contributo si conferma centrale negli andamenti di sviluppo e di crescita dell’economia albanese e della sua prosperità nei settori più qualificanti e a più alto valore aggiunto – ha esordito il Presidente Alessandro D’Oria – Sviluppi che diventano acquisiti e duraturi proprio perché intervengono in ambiti come energia, gas e idrocarburi, reti infrastrutturali e di comunicazione, servizi bancari e finanziari, grande distribuzione”.
Il Presidente D’Oria, in considerazione dell’apporto giunto dagli investimenti fin qui realizzati, e da quelli in programma per prossimo futuro, ha dunque ribadito, indirizzandosi alle autorità diplomatiche e decisionali pubbliche presenti, l’importanza che le attività aziendali possano contare su un quadro di riferimento normativo e ambientale che sia stabile e prevedibile al massimo. Una richiesta, e un prioritario obiettivo, al centro del libro bianco realizzato un anno fa proprio dalla federazione FIAA e alla base delle importanti rilevazioni congiunturali prodotte per sondare il “sentiment” degli associati fra aspetti migliorati e aree dove viceversa occorre intervenire per rafforzare condizioni di certezza, semplicità procedurale e trasparenza.
Auspici che sono stati adottati dai rappresentanti delle autorità legislative e governative presenti: il presidente della Commissione parlamentare per l’economia e le finanze, nonché ex Ministro delle startup, onorevole Eduard Shalsi, e il viceministro delegato dottor Besart Kadia: “In Albania esistono e sono attive 20.000 imprese a capitale e partecipazione estera, e il nostro obiettivo è renderle partecipi delle attività di preparazione degli atti di politica economica affinché possano consolidarsi nella creazione di benessere diffuso e opportunità di lavoro, e fungere da volàno per l’attrazione di altri investitori nel nostro Paese”.
Altrettanto autorevole il messaggio di saluto di Christiane Hohmanm, capo della delegazione dell’Unione Europea a Tirana: “Il ruolo delle comunità di business è centrale per una sana e leale collaborazione con le istituzioni pubbliche, affinché l’Albania accresca il proprio appeal in settori portanti come il turismo dove meglio si possono realizzare gli obiettivi di una crescita sostenibile e inclusiva che è alla base del nostro impegno a sostenere con convinzione il cammino di integrazione e adesione alla UE. L’utilizzo e il massimo impatto benefico degli aiuti che mettiamo a disposizione, ha tra i suoi presupposti un settore imprenditoriale dinamico, solido e dialogante, tutte caratteristiche che nel 2023 saranno ancora più determinanti”.
Anche perché il 2022 è stato, per le purtroppo note ragioni internazionali, un anno sfidante che ha messo alla prova la resilienza delle aziende e la capacità di risposta dei livelli istituzionali, come detto dal dottor D’Oria il quale ha concluso annunciando che in data 10 marzo prossimo si svolgerà l’evento, sotto l’egida FIAA, consistente nel summit regionale dal titolo “La sfida energetica fra transizione e sostenibilità” che sarà ospitato in Tirana assieme al competente dicastero per l’energia e le infrastrutture.