Si tratta di un ulteriore evento che si avvale del patrocinio della nostra Ambasciata e dell’istituto di cultura IIC, consolidando una comunione di intenti a favore delle creazioni artistiche emergenti e del connubio delle stesse con gli aspetti del dialogo sociale, delle similitudini paesaggistiche transnazionali e della sostenibilità.
La rassegna in apertura al pubblico da domani si qualifica per la circostanza di coinvolgere l’accademia di Belle Arti di Lecce e la galleria della facoltà di belle Arti Fab dell’università di Tirana, ponendo in primo piano il valore dell’Adriatico come mare sempre più “piccolo” perché sempre più grande, per converso, è la vicinanza dei progetti, delle idee e delle sensibilità tra Italia e Paese delle Aquile.
“La mostra – spiegano dal centro Harabel – è dichiaratamente ispirata alla sedicesima edizione del Premio nazionale delle Arti che in Italia ha coinvolto gli studenti delle competenti Accademie su iniziativa del Ministero dell’università e della ricerca scientifica e attraverso un concorso che si è svolto nel Comune di Lecce dal 18 novembre al 16 dicembre scorso. La mostra del Piccolo Mare raccoglierà i lavori e le opere che si sono classificate come vincitrici e finaliste nelle varie sezioni del Premio nazionale delle Arti, unitamente alle creazioni degli studenti iscritti all’Università di Tirana per le discipline artistiche”.
La finalità è chiara: “Mettere in risalto e accendere i riflettori sull’esigenza delle giovani generazioni di vivere con protagonismo la fase post pandemica, cercando e individuando con l’aiuto dell’arte nuove modalità e formule di inte(g)razione, convivenza e riflessione in una dimensione adriatica ed europea. Perché la creatività ispira quel dialogo di cui oggi si avverte un prioritario bisogno e desiderio”.
La partecipazione delle due autorevoli Istituzioni universitarie sarà pertanto funzionale a promuovere ulteriori occasioni di interscambio di esperienze tra gli studenti dei nostri due Paesi, in perfetta continuità con la linea di indirizzo già da tempo tracciata e percorsa in una moltitudine di discipline e di materie strategiche ai fini della cooperazione binazionale.
Il segmento della cultura, abbinato alle espressioni artistiche e visive, si conferma inoltre un veicolo economico che – come dimostrato empiricamente dalle statistiche – contribuisce alla crescita esponenziale di un turismo di qualità nella capitale albanese, collegato alla mobilità universitaria, e rispetto al quale l’alleanza sussidiaria tra Istituzioni pubbliche, soggetti no profit e iniziativa generazionale permette di realizzare risultati come il successo delle Altitudini e ciò che sarà il sicuro esito ampiamente positivo del Piccolo Mare. Un “Mare” di colori e di immagini evocative, tra le cui esposizioni i visitatori si potranno letteralmente “immergere” nelle gallerie Harabel e Fab, situate rispettivamente vicino alla torre dell’hotel Sky e in prossimità dell’ingresso al parco del lago artificiale di Tirana, lungo lo stesso asse urbano centrale all’inizio e alla conclusione di strada Ibrahim Rugova.
La rassegna rimarrà visitabile in entrambi i siti fino al 14 febbraio.