Un successo fuori Discussione. Anzi, e più esattamente, al centro della stessa. Parliamo del livello di gradimento che, a conferma di un più generale orientamento sociale nazionale misurato dalla statistica – sebbene tuttora in attesa di essere recepito legislativamente dalla Politica – sta caratterizzando, fin dagli esordi, la rubrica dedicata alla vasta opera editoriale del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi e pubblicata nel quotidiano fondato dallo Statista Alcide de Gasperi.
A coordinare tale spazio è la giornalista Angelica Bianco, firma e volto conosciuto e stimato del giornalismo istituzionale della Capitale, con la quale il Professor Ghisolfi ha consolidato un rapporto di forte amicizia e collaborazione in occasione della tavola rotonda nazionale dello scorso luglio ospitata dalla Link Campus University sul tema del rapporto tra Impresa ed economia finanziaria come motore di sviluppo e di ripresa del Paese.
Educare alla finanza, è questo il titolo della rubrica, è anzitutto un esercizio di più complessiva e trasversale educazione civica in senso sia politico istituzionale che economico imprenditoriale, poiché mette in evidenza e rende accessibili, in maniera universale, una serie di terminologie e di metodologie funzionali sia al buon governo pubblico, sia alla buona gestione domestica e aziendale.
Una materia che in Italia – come più volte ribadito dal Presidente dell’ABI Antonio Patuelli – annovera nella veste di pioniere e di cattedra ambulante lo stesso Ghisolfi, la cui iniziativa ha tratto origine da una intuizione partita trent’anni fa in provincia di Cuneo, nel fossanese, nel corso di una lezione con la scolaresca di un istituto didattico elementare. Da allora, l’educazione e alfabetizzazione alla finanza ha contraddistinto il bagaglio di apprendimento di più generazioni, grazie al ruolo di docente volontario e di relatore portato avanti dal Banchiere piemontese in più sedi fino alle audizioni svolte un anno fa nel Parlamento italiano, in occasione dell’esame del testo unificato dei progetti di legge volti a renderne obbligatorio l’insegnamento nelle scuole. Un traguardo che si spera potrà essere raggiunto nel corso della legislatura incamminata nello scorso ottobre dopo il voto politico anticipato del 25 settembre.
Anche perché, nel frattempo e intorno all’Italia, la realtà nello stesso ambito è in continua evoluzione. Non solo nelle economie mature come quella Italiana ma nello stesso tempo in quelle emergenti come quelle balcaniche in forte crescita oltre Adriatico. A partire da Tirana dove il dottor Ervin Mete, direttore dell’autorità di sorveglianza monetaria, che nel maggio 2022 ebbe un conviviale colloquio con Ghisolfi (e successivamente con Gian Maria Gros Pietro Presidente del gruppo Intesa Sanpaolo), ha preordinato un recente importante tavolo di lavoro con l’agenzia tedesca di cooperazione GIZ, con l’obiettivo di svolgere una simulazione della procedura di adeguamento dell’ordinamento nazionale della Repubblica d’Albania alle raccomandazioni e direttive dell’Unione Europea nel settore dei servizi finanziari.
Si tratta di un pacchetto normativo di indirizzo e anche di dettaglio di fondamentale importanza per poter promuovere la modernizzazione e l’ulteriore livello di trasparenza del mercato dei capitali domestico, in maniera da renderlo più attrattivo per gli investitori monetari e industriali attraverso la diversificazione dei prodotti e degli strumenti che possono essere offerti dalle banche commerciali di livello retail e dalle altre tipologie di società dedicate alla raccolta e alle gestione di risparmi e assetti patrimoniali mobiliari (titoli).
Gli organismi di rappresentanza della commissione UE a Tirana e a Bruxelles hanno evidenziato i significativi passi in avanti che nel tempo sono stati compiuti dal Paese delle Aquile nello specifico per quanto riguarda la prima regolamentazione delle forme di investimento comune e collettivo e della pianificazione individuale del risparmiatore, così come della riforma dell’assicurazione obbligatoria sui mezzi di trasporto, resa possibile dall’operato condotto dalla stessa autorità di vigilanza.
Un anello centrale del processo di riforme, a valere sul capitolo delle attività di sviluppo dei servizi ai risparmiatori, viene svolto dal rafforzamento del presidio dell’educazione finanziaria, da intendere come diritto dovere di chi sottoscrive un prodotto sul quale accantonare e investire il proprio risparmio, e come dovere per chi propone tale strumento. La tracciabilità diventa un connotato fondamentale al fine di specializzare l’offerta dal punto di vista sia delle condizioni economiche, sia dei settori etici e reali (green, infrastrutture, settori strategici nazionali) di destinazione delle risorse conferite.
Le attività di adeguamento normativo proseguiranno a Bruxelles nelle date del 12 e 13 febbraio prossimo. L’Albania fa parte del gruppo mondiale delle casse di risparmio di cui Beppe Ghisolfi è rappresentante italiano nel Consiglio di amministrazione al secondo incarico elettivo consecutivo.