Quest’ultima è una vitale e dinamica comunità, con sede nella zona settentrionale dell’Albania e precisamente in località Gjader-Zadrima (tra Lezha e Scutari), gestita da una congregazione di suore impegnate in attività di accoglienza, ricovero e tutela di giovani donne provenienti da famiglie problematiche o da situazioni di abuso e violenza il più delle volte domestica. Nei confronti di tale istituto, la nostra Ambasciata ha compartecipato nel tempo a una serie di iniziative di fondamentale importanza ai fini di una crescente sensibilizzazione solidale, iniziative svolte con il personale coinvolgimento dell’Ambasciatore e, fra gli altri, del cantautore sanremese e scrittore Ermal Meta e del Sindaco di Tirana Erion Veliaj.
Nel caso specifico dell’attività di beneficenza promossa dal sodalizio Senza Frontiere, il massimo rappresentante della Sede diplomatica italiana in Albania ha inteso congratularsi di persona con tutti coloro che a vario titolo hanno preso parte al progetto concretizzatosi nella maxi donazione di beni e prodotti primari. Si tratta di un risultato massivo – come ha tenuto a ricordare il Dottor Bucci – che è stato reso possibile dalla convinta adesione di cittadini, associazioni e imprenditori i quali, pur in un contesto macro economico non semplice, ma proprio perciò in considerazione delle molteplici emergenze sociali da questo causate soprattutto a danno delle categorie più esposte e vulnerabili, hanno evidenziato un impegno congiunto e una capacità solidale forte e determinante.
L’Ambasciatore Bucci, assieme al proprio team diplomatico, ha espresso uno speciale messaggio di gratitudine nei confronti del Presidente dell’associazione Senza Frontiere, Vincenzo Cafiero, nonché del Brigadiere della Guardia di Finanza Andrea Chirico e dell’imprenditore Vincenzo Paolo Liguori, elogiando altresì il ruolo dell’ufficio di coordinamento e collegamento Interforze.
L’iniziativa così realizzata rafforza sul piano simbolico e pratico il legame di amicizia, senza eguali a livello comparativo, che esiste tra Italia e Albania, e che concorre all’orgoglio di essere Italiani con ruoli di responsabilità istituzionale, economica e sociale.
L’evento in oggetto si colloca infine in un perfetto solco di continuità con una pluralità crescente di azioni, non episodiche ma sistemiche, con le quali la nostra delegazione diplomatica funge da centro motore e aggregatore di energie, risorse, soggetti associativi e istituti sia profit che no profit verso sostegni univoci a collaudate e comprovate realtà locali attive contro le povertà e le vulnerabilità socio economiche e culturali.