La responsabile della delegazione diplomatica della commissione europea a Tirana, sua eccellenza Christiane Hohmanm, in accordo con la collega omologa svedese Elsa Hastad e con l’ambasciatore della Repubblica Ceca Karel Urban, ha preordinato il passaggio del testimone idealmente dal secondo alla prima per simboleggiare l’assunzione della presidenza di turno del Consiglio dei ministri UE da parte del Paese nordico simbolo da sempre di welfare, diritti e sostenibilità.
La rappresentante della sede diplomatica del Regno e del Governo di Svezia, nel ringraziare i presenti e nel complimentarsi con la delegazione Ceca per i risultati conseguiti nel corso del secondo semestre dell’anno – periodo in cui hanno avuto inizio i negoziati ufficiali di adesione tra Tirana e Bruxelles – ha tratteggiato quelli che saranno le linee guida dei prossimi 6 mesi fino al 30 giugno, durante i quali le attività che verranno svolte dal ministero di Stoccolma, e che saranno ulteriormente applicate e specificate nel contesto territoriale albanese, si collocheranno in un solco di rafforzata continuità con le gestioni precedenti. Il recente rinnovamento del Governo centrale svedese, infatti, non muta gli obiettivi del Paese nei confronti dell’Albania e dei Balcani occidentali, considerati un’area strategica ai fini del presidio della legalità e dello sviluppo di iniziative negli ambiti del turismo, della cooperazione ai diritti civili, dell’immigrazione regolare e delle fonti naturali di energia.
“Ringrazio l’ambasciatrice dell’Unione Europea Christiane Hohmanm per la squisita ospitalità – ha esordito Elsa Hastad – e tutti Voi presenti. Albania e Svezia sono due Paesi amici, caratterizzati da una condivisione di valori civili e sociali e da un forte fermento nell’ambito delle iniziative giovanili nei diversi settori della società e della cultura. Sono quattro i punti forti della presidenza Svedese della UE, che possono essere riassunte nelle seguenti formule d’ordine: unità e sicurezza; competitività; economia green e transizione energetica giusta; rafforzamento dello Stato di diritto e del ruolo della legge. In ciascuno di questi contesti, il ruolo riformatore dell’Albania assume importanza ai fini del percorso di integrazione alla UE e troverà nel merito naturale sostegno da parte nostra”.
La Svezia ha sostenuto in Albania molteplici attività volte a favorire l’inclusione sociale e giovanile, la partecipazione all’esercizio di fondamentali diritti come quelli elettorali, la tutela delle minoranze, la valorizzazione delle tradizioni e delle identità locali. Sono in crescita i progetti connessi alla fruizione delle risorse storico-culturali e paesaggistiche attraverso il lavoro congiunto che vede l’impegno di numerosi giovani di entrambi i Paesi.
L’ambasciatrice Hohmanm ha espresso la propria gratitudine e il proprio augurio: “Non vedo l’ora di iniziare con voi questo semestre che consoliderà i risultati fin qui raggiunti rendendoli ancora più ambiziosi nell’interesse dell’Albania e delle sue giovani generazioni”.
L’editoriale di AZ