Alleanza a stelle e strisce nei Balcani per fare forza al lavoro e arginare l’emigrazione dei talenti

Importante tavola rotonda alla sala congressi del Mak di Tirana con la Camera di commercio statunitense, presieduta da Enio Jaco, e la Ministra dell’economia e delle finanze, Delina Ibrahimaj: promozione dei talenti nei settori in crescita esponenziale, dall’informatica al turismo, e contrasto all’economia sommersa e grigia rappresentano due sentieri strategici da percorrere in maniera congiunta, integrata e parallela, al fine sia di rendere più attrattivo il mercato del lavoro locale, sia di invertire le tendenze migratorie.

Un interessante convegno di fine anno, promosso dalla Camera di commercio americana in Albania, assieme alla rivista economico finanziaria Monitor, ha riunito istituzioni governative e aziende innovative nella stessa riunione e con i medesimi intenti: rispondere con politiche pubbliche e private idonee alla sfida di dare forza al lavoro e di promuovere, sul piano qualificante e motivazionale, la forza lavoro come pilastro del futuro del Paese balcanico.

L’ente camerale, che rappresenta a Tirana gli interessi degli investitori da oltre Atlantico, grazie alle iniziative del presidente e imprenditore Enio Jaco – che nella scorsa estate è riuscito a portare nella capitale albanese il congresso macroregionale sulle Smart cities o città intelligenti e interattive – da tempo è orientato a creare le condizioni, legali e ambientali, per l’insediamento di attività a elevato contenuto di tecnologia suscettibili di aumentare le occasioni di occupazione, di autoimpiego e di reddito in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale: dalle zone a maggiore concentrazione urbana fino alle aree rurali dove più elevato è il tasso di abbandono, emigrazione e spopolamento.

Lo sviluppo di adeguate infrastrutture capaci di garantire, attraverso distretti informatici e software valley, la transizione digitale dell’economia albanese, è una delle vie maestre per conseguire gli obiettivi alla base della molto riuscita e partecipata conferenza svolta nella giornata di ieri nella sala congressi del Mak hotel alla presenza del Governo statale intervenuto attraverso la Ministra, delegata allo sviluppo economico e alle finanze, Delina Ibrahimaj: la quale ha riepilogato il mix di azioni che il potere esecutivo sta intraprendendo per incentivare una autentica svolta culturale non solo tra i lavoratori ma anche tra gli imprenditori, affinché le politiche del lavoro diventino a tutti gli effetti una componente forte delle politiche industriali.

L’azione del ministero ha condotto a mettere in campo, con un certo successo, la lotta al lavoro sommerso, che crea concorrenza sleale alla maggioranza delle imprese e dei datori legali, e il contrasto all’economia grigia, ossia quell’area – come ha ricordato la Ministra – nella quale i lavoratori risultano formalmente registrati ma con paghe non rispettose dei minimi legali e di sicurezza sociale.

L’onorevole Ibrahimaj ha infine sottolineato l’importanza della formazione e dell’aggiornamento delle competenze professionali, per creare un habitat favorevole a nuove iniziative imprenditoriali e ad assunzioni di maggiore livello retributivo, e della collaborazione delle organizzazioni professionali intermedie come quelle costituite appunto dalle camere di commercio che offrono un osservatorio privilegiato per migliorare la qualità e il merito delle decisioni pubbliche così da renderle aderenti agli obiettivi di un’economia attrattiva per gli investitori e, di conseguenza, per le forze lavorative titolari di competenze specialistiche.

La carenza di manodopera qualificata, che si pone come problema di portata generale e non soltanto locale, si presenta come un costo indiretto della cui valutazione occorre tenere conto nel momento in cui si intende promuovere un investimento economico in un settore caratterizzato da più incoraggianti e costanti tassi di crescita e di sviluppo, dalle comunicazioni ICT al turismo, dall’energia alle infrastrutture.

La comunità Arbereshe di Bergamo

La Camera di commercio statunitense in Albania, recentemente ha celebrato la propria assemblea annuale alla presenza della Ambasciatrice di Washington a Tirana, onorevole Yuri Kim, la quale ha plaudito al ruolo dell’ente di rappresentanza aziendale come leva per fare conoscere agli investitori a stelle e strisce le possibilità di industrializzazione e di commercializzazione in terra Balcanica.

Rosario Petta sindaco di piana degli Albanesi

La Camera di commercio Americana ha inoltre siglato una intesa con l’UNICEF animata dalle medesime finalità.

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