Facilitare l’accesso al credito a tutte le aziende di minori dimensioni e sostenere la realizzazione dei progetti di sviluppo più complessi e di lungo periodo. Questi gli obiettivi dell’accordo sottoscritto da Cassa Depositi e Presti (CDP) e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per incrementare la durata della provvista che CDP concede al settore bancario per sostenere gli investimenti di PMI e Mid-Cap attraverso i cosiddetti “Plafond”.
Cassa mette infatti a disposizione per il tramite di istituzioni e intermediari finanziari risorse, prodotti e soluzioni per sostenere il credito di tutte quelle imprese, in particolare le piccole e medie, che non possono beneficiare dell’operatività di CDP in modalità diretta. A tal fine, nel 2009 sono stati lanciati i Plafond, strumenti attraverso cui Cassa concede alle banche risorse finanziarie che le stesse utilizzano per l’erogazione di finanziamenti a condizioni competitive in favore delle aziende italiane.
Coerentemente con il proprio ruolo di finanziatore di lungo termine e grazie all’intesa raggiunta con l’ABI, la durata della provvista di CDP fino a 15 anni, al momento disponibile per le banche solo per finanziare le imprese operative nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2012, potrà essere estesa a tutte le imprese nazionali, con prestiti di durata minima pari a 12 anni. In alcuni casi, la durata della provvista CDP messa a disposizione delle banche potrà arrivare fino a 18 anni, con prestiti alle imprese che dovranno avere una durata di almeno 15 anni. Maggiore è la durata del finanziamento richiesto a CDP dalla banca, maggiore dovrà essere la durata minima del prestito che quest’ultima concederà all’impresa.
Nell’attuale scenario, la collaborazione tra CDP, nel suo ruolo di Istituto Nazionale di Promozione, l’ABI e il settore bancario, rappresenta un efficace strumento anticiclico per sostenere gli investimenti di lungo periodo delle aziende italiane.