“Serve approvare definitivamente la legge contro il consumo di suolo, ferma in un cassetto da cinque anni e definire subito un Piano, strutturato e sinergico, di prevenzione e manutenzione su tutto il territorio nazionale, fragile per il 94%, cogliendo l’opportunità del Pnrr che per il dissesto idrogeologico ha destinato all’Italia 2,5 miliardi, ma fino al 2026”.
Così Cia-Agricoltori Italiani, in occasione della Giornata Mondiale dedicata che ribadisce, con estrema puntualità rispetto alla tragedia di Ischia, il ruolo fondamentale del suolo per i servizi ecosistemici alla base della vita sulla terra, dalla tutela dell’ambiente a quella dell’agricoltura.
Per Cia, dunque, va superata la logica, ormai tardiva, dello Stato di calamità, ripartendo da una seria progettualità, in stretta sinergia con le amministrazioni locali. In un’Italia per lo più a rischio erosione e dissesto occorre, quindi, pianificare interventi sia nel breve che nel lungo periodo, a partire dalle situazioni più critiche e già in allerta.