Intervenendo all’assemblea presieduta dal vertice dell’ente camerale Enio Jaco, Yuri Kim ha aggiunto che, a seguito dell’assurda aggressione russa all’Ucraina, l’Albania ha svolto un ruolo di primissimo piano, e perciò stesso altamente meritorio dal punto di vista morale oltre che concreto, nelle varie sedi della NATO e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in un clima di cooperazione virtuosa con l’Unione Europea e con gli Stati Uniti d’America.
“È proprio da qui, dall’Albania, che passerà il cammino verso il traguardo della piena indipendenza energetica dell’Europa nei confronti del tiranno russo e delle altre grandi fonti esterne. Il contesto delle collaborazioni con gli investitori statunitensi sta portando benefici che presto diventeranno tangibili e apprezzabili universalmente. Un esempio su tutti è il progetto della piattaforma per la lavorazione del gas naturale liquefatto avviata a Valona e che apporterà a regime fino a 5 miliardi di metri cubi di metano all’anno. Questi in aggiunta al contributo del gasdotto Tap che ha una capacità di 20 miliardi di metri cubi da massimizzare ancora, e nel contesto di un impegno americano per apportare all’Europa 50 miliardi di metri cubi annui di gas naturale”.
L’Albania sta diventando non solamente uno snodo continentale decisivo per gli idrocarburi, alternativo alle rotte tradizionali che creavano dipendenza da fonti terze, ma sta crescendo in maniera esponenziale come modello di diversificazione delle fonti tra fossili e rinnovabili, e di recepimento delle migliori tecnologie a ciò funzionali: la massima rappresentante diplomatica statunitense ha citato a quest’ultimo proposito l’investimento “a stelle e strisce” che ha condotto, nell’ottobre del 2021, all’avvio della centrale idroelettrica in località Skavica, che porterà a una capacità generativa di mille gigawatt/ora all’anno, concorrendo in maniera determinante alla venuta meno del fabbisogno di importazioni che si manifesta soprattutto in questo periodo dell’anno.
L’Ambasciatrice ha infine elogiato la funzione economica e di pubblico interesse svolta dalla Camera di commercio statunitense a Tirana, come fattore sia di miglioramento delle condizioni degli operatori aziendali associati, sia di rafforzamento delle condizioni competitive di sistema a beneficio dell’intera comunità imprenditoriale presente e futura attiva nel Paese balcanico. Le stime più aggiornate indicano che, al confronto con il 2019, anno pre-pandemia, gli Stati Uniti d’America hanno accresciuto le proprie esportazioni in Albania del 18 per cento, e per converso le aziende albanesi hanno aumentato le proprie vendite oltre Atlantico del 36 per cento. “Sta succedendo qualcosa di entusiasmante e dinamico nel clima di questo Paese, lo dico da diplomatica e da cittadina”, ha concluso Yuri Kim.
Sotto la presidenza di Enio Jaco, e la direzione generale di Neritan Mullaj, il plenum della Camera di commercio statunitense ha quindi proceduto al rinnovo del proprio gruppo direttivo, portando alla riconferma di Edlira Muka (Balfin group) come vicepresidente e di Juela Isaj come segretaria amministrativa e responsabile della tesoreria dell’ente.
Il messaggio augurale del governo albanese è stato portato dalla Viceministra all’economia e alle finanze, Olta Manjani.
La redazione