Si tratta di un summit che era molto atteso, all’interno del più vasto ordine del giorno che ha riguardato alcuni provvedimenti per rimuovere alcune barriere comunicative tra gli Stati della macroregione e tra l’insieme di questi ultimi e l’Unione Europea, a partire dal roaming telefonico.
Giorgia Meloni, che ha dimostrato una immediata naturale empatia e familiarità con la capitale Tirana e con la tradizione folcloristica locale (i balli tipici albanesi che hanno accompagnato la foto di rito a conclusione del vertice), ha inteso rassicurare Rama che il sostegno del nostro Paese, alla causa del cammino irreversibile di adesione dell’Albania e dell’intera regione balcanica a Bruxelles, non solo proseguirà immutato ma anzi si rafforzerà in ragione delle sopravvenute emergenze indotte dall’assurda aggressione russa all’Ucraina e dagli allarmi su inflazione, sicurezza cibernetica e approvvigionamento di materie prime energetiche e alimentari.
È assoluto e prioritario interesse dell’Unione Europea e dell’Italia creare le premesse utili a che la macroregione balcanica sia parte attiva e integrante della UE, in ragione degli interessi strategici geopolitici e geoeconomici che ci accomunano in uno con i legami storici.
Lungo tutto il tragitto che ancora manca a centrare il traguardo dell’ingresso nella grande famiglia comunitaria del vecchio Continente, ha pertanto ribadito il capo del Governo italiano, visibilmente emozionata ed entusiasta, Albania e west Balkans potranno sempre contare sul nostro Paese.
Giorgia Meloni è giunta questa mattina all’aeroporto internazionale di Rinas intitolato a madre Teresa di Calcutta, ricevuta dalla ministra della cultura Elva Margariti in rappresentanza del governo Rama e dal nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci assieme al vice Ambasciatore Luigi Mattirolo.
Edizione straordinaria