La Ministra Ibrahimaj ha sottolineato che, nell’attuale contesto di emergenza globale, le sfide imposte dal cambiamento climatico e dall’alta inflazione che colpisce gli approvvigionamenti di materie prime energetiche e alimentari, sono tali da responsabilizzare quanti, a livello sia istituzionale che professionale, operano nell’industria dei prodotti e dei servizi finanziari, al fine di incoraggiare la definizione di soluzioni che, in maniera trasparente e informata, permettano di canalizzare risorse decisive per lo sviluppo di attività in ottica sistemica nelle filiere verdi attinenti al biologico, al potenziamento delle fonti rinnovabili, alla digitalizzazione e sburocratizzazione dei servizi alle aziende, alla riduzione di emissioni nocive, oltre che alla crescita del peso specifico delle attività volte a integrare i redditi agricoli con benefici su turismo, paesaggio e rigenerazione e riattivazione degli appezzamenti fondiari e colturali.

Un complesso di azioni, come ha ricordato la titolare del dicastero economico e fiscale, che accompagnano gli obiettivi alla base del bilancio pubblico e del pacchetto di incentivi al quale il governo ha lavorato nella prospettiva altresì dei negoziati di adesione all’Unione Europea dove il capitolo della transizione ecologica e digitale è un tassello centrale a cui adempiere per raccogliere le opportunità di risorse addizionali come quelle dei vari recovery fund.

Sullo stesso ordine di ragionamenti si è posizionata la collega, e Ministra delle politiche agricole e di sviluppo rurale, Frida Krifca, la quale ha ricordato con orgoglio che, grazie alle scelte di politica economica settoriale intraprese dal dicastero in accordo con il Primo Ministro Edi Rama, il settore primario è diventato tale anche per la propria capacità di attrarre finanziamenti addizionali e investimenti che, assistiti da forme di garanzia sovrana condivise dalla Banca centrale d’Albania e da Unione Europea e Istituzioni bancarie internazionali, hanno incentivato progetti di sviluppo locale e aziendale di distretto e di filiera con elevate capacità di ritorno sul piano remunerativo e occupazionale e di recupero e rivitalizzazione colturale e sociale di complessive aree vaste.

Oggi, grazie alle linee di intervento intraprese, ha aggiunto la Ministra Frida Krifca, il tasso di sofferenze bancarie in agricoltura è pari alla metà della media generale rilevata dagli istituti di credito eroganti prestiti e mutui, e proprio per tale motivo l’impegno congiunto, pubblico e privato, deve tendere a potenziare e ampliare la gamma e il ventaglio degli strumenti destinati all’economia verde di cui lo sviluppo rurale è un capitolo costitutivo non più trascurabile e funzionale a perfezionare percorsi di più ampia transizione produttiva ed ecologica in maniera congiunta e concomitante.
La conferenza è stata convocata dal capo dell’autorità di vigilanza finanziaria, Ervin Mete, il quale già in precedenza era stato a più riprese elogiato anche a livello internazionale, per le proprie attività volte a promuovere la trasparenza del mercato dei capitali tramite l’educazione alla conoscenza diffusa della finanza, da alte personalità del settore bancario come il Presidente di Intesa Sanpaolo Professor Gian Maria Gros Pietro e il rappresentante italiano nel Gruppo mondiale delle casse di risparmio Professor Beppe Ghisolfi.