Il settore del microcredito sarà rappresentato dalla presidente di categoria Arlinda Muja e dalla segretaria generale Brunilda Isaj. Quest’ultima ha assunto altresì, con decorrenza dalla scorsa estate, il ruolo apicale di presidente del centro mondiale delle politiche micro-finanziarie del quale fanno parte 36 Paesi sviluppati ed emergenti e un centinaio di enti e istituzioni associative e di erogazione e finanza non bancaria.
“Il nostro settore, di fondamentale importanza etica e sociale – ha dichiarato Brunilda Isaj – tiene conto ovviamente dello scenario globale di alta inflazione e di emergenze territoriali dove gli enti da noi rappresentati si muovono e sono chiamati ad agire e intervenire con strumenti di sostegno educativo e finanziario non bancario. Non a caso, come messaggio ispiratore del nostro agire, abbiamo scelto il motto “andare avanti nel cambiamento, ascoltando sempre la voce della piccole e micro imprese”. I nostri servizi di assistenza progettuale, tecnica e monetaria si rivolgono in particolare e con una speciale sensibilità alle famiglie a più basso reddito e alle Aziende agricole, una realtà fondamentale e diffusa che sull’apporto del microcredito fonda la propria liquidità, circolante e in conto investimenti, nell’85 per cento dei casi”.
Tra le autorità che hanno aderito alle iniziative dell’associazione di microfinanza, vengono in rilievo il presidente della commissione economica del Parlamento albanese, già ministro e attuale deputato Eduard Shalsi, il Viceministro delle politiche agricole Enio Civici, e alti dirigenti della Banca centrale d’Albania e della rete europea della finanza micro-economica; ha altresì espresso il proprio plauso la dottoressa Herjola Spahiu, direttore esecutivo della consorella e associata società di sicurezza finanziaria NOA e autorevole rappresentante dell’Albania nel consiglio di amministrazione della rete europea della micro finanza e del micro credito, due ambiti destinati a svolgere una funzione decisiva nel contesto della ripartenza economica e del cammino di integrazione sociale delle economie emergenti nel rapporto con quelle sviluppate, oltre che di sostegno a interi settori produttivi, a partire da quelli di agricoltura e artigianato, determinanti altresì per attuare gli investimenti sostenuti dall’unione Europea in Albania e nei Balcani occidentali.

Avendo sempre l’educazione e l’inclusione finanziaria come stella polare sullo sfondo trasversale, come evidenziato altresì dal Banchiere internazionale Professor Beppe Ghisolfi che si è congratulato egli stesso con la dottoressa Isaj. In Albania, otto imprese rurali su dieci fondano il proprio sostentamento sul microcredito così come una quota crescente di nuclei familiari, che dispongono di un argine contro lo scivolamento nella soglia di povertà.