Hungarissima, il gran finale di una settimana tra note, arte e scacchi dal Danubio a Tirana

Successo di adesioni a tutti gli eventi, la maggior parte dei quali ospitati nel suggestivo bar galleria bistrot del Bazal nella capitale albanese, eventi che hanno ribadito la storicità, attualità e forte prospettiva del centenario legame tra Paese delle Aquile e terra dei Magiari in tutti gli ambiti dalla cultura visiva e letteraria alle scienze tecnologiche, dalla musica al turismo enogastronomico passando attraverso il palcoscenico e la scacchiera.


La settimana ungherese in Albania si è inserita a pieno titolo nella programmazione delle settimane internazionali della cultura in corso a Tirana e nelle altre città più rappresentative del Paese adriatico e balcanico – in questo caso Fier e Korca – a cura del Ministero della cultura, della città di Tirana, della competente Ambasciata, dell’associazione di amicizia binazionale e di prestigiosi sponsor quali l’istituto di credito OTP Bank che ha rilevato gli sportelli e la rete commerciale retail e corporate della ex Societé generale, e la compagnia telefonica unificata tra One e Albtelecom.

Tra i protagonisti dei vari avvenimenti svolti, la maga del pianoforte Almira Emili, musicista di prestigio europeo, il fotografo e studioso dell’arte innovativa Marco Veronese – abitante a Budapest e di origini piemontesi e biellesi – il Console ungherese in Albania Antal Kulcsar e la diplomatica Mira Hoxha, ambasciatrice emerita dell’Albania a Budapest e referente per il Paese delle Aquile dell’associazione Wusme, world union of small and medium Enterprises.

Gli appuntamenti proseguiranno ancora nelle giornate di domani con una serata di gemellaggio enogastronomico al Bazal, e domenica a Korca, città bomboniera dell’Albania del Sud, per il gran galà finale a teatro.

L’Ungheria si caratterizza per relazioni virtuose con Tirana e con gli altri Paesi della macroregione balcanica occidentale, sia in virtù della propria prossimità geografica, sia per legami storici e letterari mai venuti meno nemmeno negli anni difficili dei totalitarismi filo sovietici, sia infine per le straordinarie potenzialità negli ambiti della cooperazione turistica e della continuità degli approvvigionamenti delle materie prime agricole ed energetiche.

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