Tirana, la diplomazia previdenziale costituisce e rafforza il ponte del welfare

Conferenza presso la nostra Sede diplomatica convocata dall’Ambasciatore Fabrizio Bucci con il Senatore Tommaso Nannicini promotore con Geri Ballo e Giovanni Lattanzi dell’accordo tecnico destinato, entro settembre, a tradursi in accordo politico ministeriale a Roma. “Un risultato atteso da tanti lavoratori albanesi e anche italiani che vedono riconosciuto sul piano tecnico amministrativo un proprio diritto sociale naturale finora negato dall’assenza di specifici accordi”.

Il plauso e le congratulazioni del Banchiere internazionale Beppe Ghisolfi: “L’educazione finanziaria ha come sinonimo la previdenza, perché mette in sicurezza i sacrifici passati e presenti per rendere certi i nostri diritti anche nel futuro”. La diplomazia crea ponti, e quella previdenziale rimette in circolazione meccanismi di welfare che, sebbene riconosciuti universalmente come necessità di civiltà ineludibile, richiedono intese tecniche molto articolate e complesse e bisognose di una forte volontà politica che trovi casa in ambasciata.

L’intervento dell’Ambasciatore Fabrizio Bucci

Detto fatto: dopo l’approvazione della legge di stabilità dello scorso dicembre, nella quale veniva recepito l’emendamento del Senatore Tommaso Nannicini (partito democratico), è stato disposto che con decorrenza dal prossimo primo gennaio vi sarà una stabile copertura finanziaria per assicurare, grazie all’attuazione del principio del ricongiungimento delle carriere contributive, l’erogazione dei primi assegni pensionistici a beneficio sia dei lavoratori di nazionalità albanese a lungo occupati in Italia e poi rientrati in madrepatria, sia di tanti (e sempre più numerosi) dipendenti e autonomi di cittadinanza italiana che si sono trasferiti in Albania per proseguire la propria attività nel quadro dell’ordinamento locale.

Tommaso Nannicini con la dedica di Beppe Ghisolfi

“Oggi è una giornata importante – ha ricordato l’Ambasciatore Bucci – perché si perfeziona, grazie a un impegno corale che sul piano parlamentare è stato agevolato in specifico dal Senatore Nannicini e dai suoi collaboratori, un capitolo di fondamentale centralità all’interno del contesto che vede una sempre più stretta sinergia e integrazione tra i nostri due Paesi. L’Italia si consolida come primo partner commerciale dell’Albania, e sono in crescita le imprese e gli investimenti diretti esteri di provenienza italiana che impongono di agire sul versante della messa in sicurezza di diritti a carattere sociale come quelli al centro dell’accordo siglato in questi giorni a livello tecnico qui a Tirana. Siamo oramai vicini a un traguardo non soltanto economico ma di civiltà che rafforza legami storici e prospettici, e che vede la nostra Ambasciata e i nostri servizi consolari svolgere un ruolo di primo piano per garantire la reciprocità dei diritti sia dei lavoratori ancora in attività sia di quelli in quiescenza che decidano di iscrivere qui la propria residenza”.

Tommaso Nannicini con Stefano Salmaso, Direttore dell’ufficio Commerciale della nostra Ambasciata

Una grande opera di educazione istituzionale e finanziaria, l’una non separabile dall’altra. Geri Ballo ha quindi preso la parola ricordando gli sforzi compiuti in questi anni e mesi e che hanno permesso a migliaia di lavoratori, dell’Italia e dell’Albania, di trovare accoglienza e voce nell’emendamento del Senatore Nannicini: “L’esperienza storica albanese insegna ed è maestra, siamo considerati spesso autocritici, ma in grado di trovare le ragioni di una rinnovata unità nei momenti decisivi, e quello di oggi lo è. Non dobbiamo mai dimenticare che i regimi, i sistemi politici che negano i diritti sono quelli autorizzati dal nostro comportamento di accettazione e rinuncia”.

Il nostro Alessandro Zorgniotti con Geri Ballo e il Senatore Nannicini all’atto della consegna del Manuale Abbecedario del Professor Beppe Ghisolfi grande estimatore del parlamentare di palazzo Madama

“Con l’accordo tecnico firmato nelle scorse ore con la viceministra albanese alle finanze Olta Manjani – è quindi intervenuto Nannicini – diamo finalmente cittadinanza a un diritto naturale, quello alla previdenza, che finora è stato un diritto negato sul piano tecnico amministrativo.

Sebbene la legge di bilancio attualmente in vigore abbia, con un nostro emendamento, stabilito che con decorrenza dal 2023 sarà operativa la copertura annuale degli assegni pensionistici derivanti dal ricongiungimento contributivo tra Italia e Albania, una tale previsione sarebbe stata vanificata nella assenza di una “giuridicizzazione” precisa. Adesso che quest’ultima lacuna è stata colmata, con la sottoscrizione della intesa sulla base di calcolo e computo degli assegni previdenziali, il prossimo passaggio avrà luogo a Roma con la firma dei Ministri dei due Governi, firma che dovrà necessariamente avvenire in settembre in ragione della delicata situazione preelettorale italiana. In tal modo – ha concluso Nannicini – una successiva serie di passaggi d’ufficio consentirà ai primi aventi diritto, di entrambi i Paesi, di richiedere legittimamente gli assegni ai sensi dell’accordo raggiunto”.

La redazione

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