Esattamente tutto sta andando come avevamo previsto: il prossimo Governo, quale che sia il suo colore politico, dovrà fare i conti con Draghi, il quale ha già comunicato che non vi saranno pause estive e che, in nome degli affari correnti e di quelli non rinviabili, i provvedimenti in fase di esame, discussione e conversione dovranno essere tutti condotti a buon fine, cioè ad approvazione. A dimostrazione di ciò, rileva quanto sta accadendo sul decreto cosiddetto Aiuti: le economie di spesa conseguite a livello ministeriale hanno accertato una plusvalenza di oltre 14 miliardi di euro, che saranno utilizzati – senza creare nuovo deficit né quindi nuovo debito – per integrare gli interventi a favore di famiglie e imprese contro i rincari delle bollette e dei prezzi al dettaglio e al consumo.Riteniamo questo un passaggio importante, nella misura in cui le risorse individuate in via addizionale e non inizialmente preventivata consentiranno di mettere un freno ai fenomeni speculativi anziché alimentarli sebbene in maniera involontaria.
Va infatti precisato, a onore del vero, che l’eliminazione dell’IVA sui beni di prima necessità come quelli alimentari rischia, se non adeguatamente governata, di tradursi in un beneficio più per i grossisti che non per i dettaglianti e quindi per i consumatori finali.
Una questione ben chiara a chi ci governa. E anche a chi si trova attualmente all’opposizione.
A.Z