Attuale titolare del fondamentale dicastero per le infrastrutture e i trasporti, conserverà tali deleghe e subentrerà ad Arben Ahmetaj nel ruolo di numero due del governo d’Albania. L’onorevole Balluku è impegnata in una serie di dossier strategici a carattere nazionale, macroregionale balcanico e di interesse comunitario che si intrecciano con la lotta all’emergenza energetica e con la avviata adesione del Paese delle Aquile alla UE.
Si rafforza la vocazione rosa del terzo Governo Rama. L’onorevole Belinda Balluku, attuale titolare del dicastero dei trasporti, delle infrastrutture e delle politiche energetiche, assumerà l’incarico di vicepremier in sostituzione dell’uscente Arben Ahmetaj che ha svolto tale ruolo con prioritario riferimento al programma di costruzione post sismica dell’Albania.

Belinda Balluku, responsabile delle medesime deleghe ministeriali nel precedente governo sempre guidato da Edi Rama, è stata riconfermata a seguito della vittoria del partito socialista alle elezioni politiche dell’aprile 2021 e del personale risultato in esse conseguito.
La reggenza del ministero da parte della Balluku ha coinciso con la necessità di fare fronte sia al recepimento delle direttive e delle raccomandazioni europee in tema di progressiva apertura del mercato dell’energia agli investitori esteri, sia alle emergenze tuttora in corso aggravate dalla ripresa post pandemica e dagli effetti della guerra russa in Ucraina.

La parallela emergenza climatica e siccitosa ha inoltre imposto un netto cambio di passo nel cammino divenuto una vera e propria corsa verso la diversificazione delle fonti di produzione e di approvvigionamento in una realtà storicamente concentrata sul capitolo idroelettrico. Diversificazione favorita dall’adesione albanese al grande progetto del gasdotto Tap, destinato a raddoppiare la propria capacità di captazione, distribuzione e fornitura – con benefici per la vicina Italia – e dalla precisa volontà politica, dell’esecutivo Rama Balluku, di trasformare il Paese in un produttore indipendente e in un esportatore netto di energia nei confronti del resto della macroregione balcanica.

La recente posa della prima prima pietra del vasto parco fotovoltaico di Karavasta nella parte centro meridionale del territorio albanese, opera affidata alla società francese Voltalia, conferma tale irreversibile orientamento.
L’impegno alla crescente apertura del mercato delle fonti energetiche si coniuga con una visione sociale dello stesso, che ha fatto sì che la Ministra Balluku abbia concordato con Rama un pacchetto di resistenza sociale che prevede la totale invarianza del prezzo finale delle bollette elettriche dovute da famiglie e piccole imprese.
Nello stesso tempo, e rispettando in pieno le scadenze concordate con le autorità europee finanziatrici e prescritte alle aziende appaltatrici, il ministero della Balluku ha avviato ovvero condotto a buon fine una serie di opere pubbliche dedicate al miglioramento della sicurezza stradale, a decongestionare il traffico automobilistico nella capitale Tirana e nelle principali località turistiche del Paese, e a favorire una migliore accessibilità per residenti e visitatori: la recente inaugurazione della circonvallazione di Valona, alla presenza del commissario europeo Oliver Varhelyi, è la riprova ulteriore della linea programmatoria prescelta nel campo delle azioni di ammodernamento sistemico.
Nel frattempo, sono in pieno corso i lavori, a cura della ditta torinese Inc, di rigenerazione della linea ferroviaria Durazzo Tirana, la cui riattivazione porterà in dote una estensione dei binari all’aeroporto internazionale di Rinas intitolato a madre Teresa di Calcutta, che pertanto consentirà di spostare una grande quantità di traffico turistico e pendolare dalla gomma alla rotaia.

A proposito poi di stazioni aeroportuali, il ministero della Balluku, accanto al potenziamento dei servizi e delle piste per l’aumento della capacità ricettiva di Rinas, sta preordinando con successo la fase di avviamento e prosecuzione degli interventi di costruzione dell’aeroporto di Valona che avrà vocazione intercontinentale.
Infine, non meno importanti i siti portuali, con l’ampliamento del Porto centrale di Durazzo, grazie a un investimento degli Emirati Arabi Uniti, e – ultimo aggiornamento – con la proposta di rinascita di località Porto Romano, sempre a Durazzo, dove il governo Rama punta alla localizzazione di una seconda base NATO dopo quella già in fase costruttiva nel Sud del Paese.
La nostra redazione si congratula con la Ministra Balluku esprimendo i più ampi auspici di un sempre ottimo lavoro su capitoli decisivi per una sempre maggiore cooperazione adriatica fra i nostri due Paesi nella direzione di un reciproco sostegno al conseguimento di livelli di volta in volta superiori di autonomia energetica e di crescita turistica e commerciale grazie a moderni corridoi logistici.
L’editoriale di AZ