Il Premier Edi Rama e la capa della diplomazia statunitense Yuri Kim in prima fila per la presentazione del libro del collega giornalista Roland Qafoku edito da Onufri. Esattamente dopo domani, 28 luglio, saranno accese a Tirana 100 candeline per celebrare l’anniversario delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti d’America e Albania. Un secolo di amicizia e di cooperazione, ripartite con vigore – e a un ritmo decisivo per il ristabilimento della democrazia liberale nel Paese delle Aquile dopo la fine del regime stalinista e i tumulti civili seguiti – dall’inizio degli anni Novanta.
Dal 1922 a oggi, i rapporti tra i due Paesi sono stati impersonati dal ruolo dei 22 Ambasciatori inviati da Washington nella Capitale albanese e susseguitisi con il compito di garantire equilibri non sempre facili né scontati, in particolare durante il lungo periodo della guerra fredda, e rimasti complessi anche nelle fasi seguenti, in ragione della fondamentale collocazione geopolitica del Paese balcanico in una macroregione, quella dominata dalla ex Jugoslavia, suddivisa in sfere di influenza internazionale.

Come ha ricordato l’autore, ogni diplomatico ha espresso una storia di intensa attività lavorativa, di meticolosa tessitura, intrecciata con aspetti di umanità e interpersonali che hanno reso ciascuna missione unica e specifica oltre che qualificante nel merito delle iniziative di volta in volta assunte. Per documentare il lavoro e gli interventi dei singoli Ambasciatori, Roland Qafoku ha consultato con assoluta precisione e dovizia una pluralità di autorevoli fonti: dipartimento di Stato USA, biblioteca del congresso di Washington, le più importanti università d’oltre Atlantico, l’archivio centrale dello Stato albanese e del ministero degli affari esteri di Tirana, oltre naturalmente ai più importanti quotidiani di ognuna delle epoche affrontate.

Il risultato finale non è un semplice testo storico, ma si traduce in un avvincente romanzo reale, tanto che – ha concluso il giornalista e scrittore – “avrei potuto scrivere un volume a parte per ciascuno dei 22 protagonisti”.
La nostra redazione si congratula con l’autore e collega, consigliando la lettura di un libro di importanza oggettiva al fine di comprendere, in chiave attualizzata, un secolo la unicità è stata rilevante sia nelle fasi più scorrevoli che in quelle più drammatiche e complicate.
L’editoriale di AZ