AICS, storie di cooperazione, umanità e sviluppo tra Italia, Albania e Balcani

Presentato al Cod, il center open dialogue della presidenza del Governo albanese, l’esauriente e molto interattivo report annuale dell’agenzia della cooperazione allo sviluppo della Farnesina, attiva a Tirana sotto la direzione della dottoressa Stefania Vizzaccaro. Presenti il nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci, la Ministra al turismo e all’ambiente Mirela Kumbaro, la Viceministra alla giustizia Adea Pirdeni, il sostituto procuratore Gianluigi Pratola della scuola superiore della magistratura.

La cooperazione italiana allo sviluppo, che ha assunto rango di Agenzia con la legge del 2014 diventando come tale operativa in Albania e nei Balcani occidentali a decorrere dal 2016 e rilevando i progetti e le iniziative preesistenti.

Da sinistra, la Ministra Mirela Kumbaro, la direttrice AICS Stefania Vizzaccaro e la Viceministra Adea Pirdeni

“La cooperazione italiana con riferimento all’Albania – ha premesso la direttrice Stefania Vizzaccaro – ha esordito con l’operazione Pellicano agli inizi degli anni novanta, con finalità di aiuto e assistenza umanitaria e primaria. Adesso, con orgoglio e sulla base dei risultati esecutivi dei progetti promossi, sostenuti e coordinati, possiamo dire che il nostro attuale contributo tende al consolidamento e al potenziamento di una missione di carattere sociale, educativo, di ausilio ai sistemi micro-economici turistici e culturali, di predisposizione al miglioramento dei servizi assistenziali, sanitari, amministrativo-giudiziari, di presidio ambientale e civile nelle scuole aree più esposte a rischi marginali di vario tipo con attenzione prevalente ai giovani, alle donne, ai piccoli produttori. La cooperazione di realizza nel dialogo con le autorità governative centrali e locali d’Albania”.

Il saluto introduttivo del nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci: “Puntiamo sulle 3 P, ossia partenariato (tra pubblico e privato e tra Italia, Albania e Balcani), parità (di genere e intergenerazionale) e programmazione (intesa come co-governo)”

“Quando si crea un buon gioco di squadra – ha sottolineato l’Ambasciatore Fabrizio Bucci – è un piacere lavorare con impegno, passione e competenza avendo come interlocutori e partner le Istituzioni governative e amministrative albanesi, le professionalità dell’agenzia AICS e il sistema della cooperazione pubblica e privata che sostanzia e qualifica la presenza dell’Italia in Albania e nei Balcani e che costituisce lo sprone a fare sempre meglio negli ambiti dello sviluppo locale, della coesione sociale, dello Stato di diritto, della difesa civile, dell’ambiente, della valorizzazione delle produzioni tipiche”.

L’intervento del Procuratore Gian Luigi Pratola, della scuola superiore della magistratura

I dati esposti nel report aiutano a esplicare l’impegno realizzato in ragione delle macro aree di intervento geografico e settoriale.
Anzitutto, l’agenzia AICS con sede a Tirana ha giurisdizione altresì su Kosovo, Macedonia del Nord, Bosnia Erzegovina e Serbia (un contesto geografico sovranazionale molto rilevante e attuale se si considerano le iniziative Open Balkans avviate in anni recenti dai governi albanese, serbo e macedone e ulteriormente estese).

Il bilancio a consuntivo totale, in relazione al perimetro dei Balcani occidentali, riepiloga 50 iniziative – 36 delle quali localizzate nel Paese delle Aquile – per un totale di oltre 260 milioni 665.000 euro, di cui 243,5 milioni investiti in territorio albanese con un effetto di volano a favore sia delle comunità e delle aree distrettuali di volta in volta interessate, sia delle opportunità lavorative di conseguenza attivate a beneficio della componente italiana come fornitrice di competenze, beni e servizi.

Le modalità di intervento finanziario, in ossequio alle caratteristiche di fondo delle missioni realizzate, hanno sempre ricercato la responsabilizzazione dei partners istituzionali e associativi albanesi e binazionali, in modo da generare attività in grado di auto alimentarsi e sostentarsi nelle fasi successive a quelle di primo avviamento e svolgimento.
Parlando dell’Albania, in effetti, la gran parte degli interventi, corrispondenti a un totale di oltre 188 milioni, è stata erogata in regime di soft loans, ossia di crediti agevolati e facilitati, un’altra quota, per 20 milioni, con la modalità della conversione del debito (debt swap) e solo una quota di 35,3 milioni è stata assegnata a titolo di “grant”, cioè di classico sostegno a fondo perduto.

La Viceministra della giustizia della Repubblica d’Albania, Adea Pirdeni

Gli ambiti di progettazione e attuazione hanno riguardato l’economia blu, il ciclo idrico, la tutela della flora e fauna acquatica; la sostenibilità ambientale, urbana e delle comunità abitate; l’amministrazione giudiziaria accessibile; la responsabilità dei consumi; la difesa ecosistemica e la diversificazione energetica; la qualità educativa e la buona occupazione come premesse di un’economia progressiva e inclusiva; l’assistenza sanitaria; la riduzione delle ineguaglianze, la lotta a fame e povertà e le pari opportunità; le reti infrastrutturali; il co-governo per la buona e trasparente amministrazione.

Con riferimento, infine, al 2021, gli assi portanti si sono concentrati su ruolo della legge (giustizia è sviluppo), salute (nel cuore delle cure), ambiente (diventare il cambiamento green come avvenuto nella valle Vjosa e nella ridente città slow di Permet nella regione Sud dell’Albania) e G-Local business (ossia il sostegno a capacità lavorative e imprenditoriali in grado di incrociare tradizioni artigianali locali e nuova domanda per esempio turistica).

La Ministra del turismo del governo Rama, Mirela Kumbaro, con la direttrice AICS Stefania Vizzaccaro

Adesso le nuove sfide guardano alla necessità di lanciare testa e cuore oltre lo steccato di terremoto del 2019, pandemia del 2020 e attuale impatto inflazionistico speculativo della guerra russa in Ucraina. Sfide che guardano al superamento delle emergenze in ottica triennale, a partire dal primo passo compiuto nel 2021 con l’accordo siglato tra il nostro Ministero degli affari esteri e della cooperazione, Ministro Luigi Di Maio, e il Governo albanese di Edi Rama: l’intesa mette a disposizione un budget di 95 milioni di euro, fra crediti facilitati, che rappresentano la gran parte degli interventi attivabili, e sostegni in conto capitale o grants per residui 5 milioni sul totale, indirizzati sull’educazione e sulle opportunità di nuova generazione.

Il pubblico di autorità e rappresentanti istituzionali e sociali alla conferenza AICS: in prima fila, da destra, il responsabile del programma IADSA Basilio Toth e il responsabile dell’ufficio Commerciale dell’Ambasciata Stefano Salmaso

Blue economy, protezione civile e aumento della capacità produttiva e distributiva in ambito energetico, come ribadito dal nostro Ambasciatore Bucci, saranno i pilastri esecutivi degli accordi volti a sbloccare i singoli capitoli di investimento.

Il direttore editoriale Alessandro Zorgniotti

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