Tirana ha festeggiato i 70 anni della sua “Cinecittà”

La Ministra della Cultura del Governo Rama, Elva Margariti, che fin dall’inizio del proprio incarico ha lavorato nella direzione di rivalutare il patrimonio cinematografico neorealista nazionale e di aprire il Kinostudio alla partecipazione di cittadini, visitatori e artisti, ha promosso una bella serata nel segno della rivisitazione “live” di suoni, musiche, immagini dei film realizzati a partire dai primi anni cinquanta.

Lungometraggi che narrano vicende epiche, storiche, patriottiche – dagli illiri ai partigiani – ma anche storie di drammi e passioni familiari, di sentimento e di comicità surreale e a modo proprio impegnata. Al netto della vocazione propagandistica e del regime dell’epoca, si tratta di opere cinematografiche le quali, nella modestia e parsimonia dei mezzi tecnici a disposizione in allora, poggiavano sulla straordinaria qualità registica e sulla capacità attoriale, espressiva ed eclettica degli interpreti.

La Ministra Margariti assieme a un gruppo di gloriose attrici del Kinostudio

Inevitabili i riferimenti al primato morale della civiltà contadina e operaia di provincia, nei confronti della borghesia economica e politica che veniva trattata con pregiudizio ideologico.

La Ministra Margariti e, a destra, la produttrice Adele Budina con la collega artista Edith

La Ministra Margariti ha inteso rendere omaggio sia alla memoria degli artisti e tecnici purtroppo scomparsi, sia a coloro che tuttora – basti pensare a Piro Milkani, Tinka Kurti, Eva Alikaj, Ilir Butka – rappresentano la testimonianza vivente e diretta di una lunga epopea filmica meritevole di essere riconsiderata e fatta conoscere sia alle nuove generazioni di Albanesi, sia al di fuori dei confini del Paese delle Aquile, in ragione delle proprie affinità stilistiche con il glorioso filone neorealistico italiano.

La Ministra Margariti e, a destra, la produttrice Adele Budina con la collega artista Edith

Tra i presenti anche Adele Budina, produttrice cinematografica sia in Italia che in Albania e figlia del celebre e versatile attore e regista tuttora in attività, Edmond.

Il direttore editoriale Alessandro Zorgniotti

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