Tirana: oggi il gran galà delle 70 candeline della cinecittà albanese

Elva Margariti, Ministra alla Cultura nel governo Rama, in prima linea nella promozione dell’industria artistica e multimediale nazionale, invita il mondo degli operatori delle arti e attoriali, attuali e dell’epoca, al grande evento di questa sera che sarà ospitato nelle scenografie del maestoso ex Kinostudio, oggi sede autorevole del dicastero aperto al dialogo costante con la società civile e delle professioni.

L’Albania, è giusto comunicarlo e saperlo, è stata a lungo un riferimento del cinema neo realistico: ideando e realizzando opere filmiche le quali, pur collocate nel contesto di un regime autarchico e propagandistico, sono da tempo al centro di un percorso di riscoperta e di rivalutazione dei propri intrinseci contenuti artistici e di alta professionalità tecnica, interpretativa, registica e attoriale a maggior ragione nella penuria, divenuta poi estrema nella fase finale di quella lunga epoca precedente il 1991, dei mezzi economici e organizzativi a disposizione.

La Ministra della cultura Elva Margariti, impegnata in un lavoro eccezionale di recupero di storie e materiali documentali e di pellicole, ha avviato una serie di iniziative volte a fare conoscere il patrimonio rappresentato dalla memoria di attori, registi, autori scritturali e musicali e scenografi che dal secondo dopoguerra in avanti si sono avvicendati e susseguiti sul set e dietro le macchine da presa. Uomini e donne di riconosciuto talento, molti dei quali tuttora viventi e alcuni ancora in attività come padri nobili e madrine delle nuove generazioni.

La sede del Kinostudio progettata nel 1950 e inaugurata nel 1952 oggi ospita il palazzo del ministero della cultura d’Albania

La sede della realizzazione dei film era il Kinostudio, in pratica la Cinecittà albanese, un complesso neoclassico progettato da un gruppo di architetti sovietici nel 1950 e inaugurato a fare data, appunto dal 1952, con l’obiettivo di testimoniare le ambizioni di grandezza scenica e figurativa del sistema governativo stabilitosi alla fine della seconda guerra mondiale.

Oggi il Kinostudio ospita la sede del ministero della Cultura e, dopo gli interventi di recupero e rigenerazione decisi dal governo Rama – prima con la ministra Mirela Kumbaro e poi con l’attuale titolare Elva Margariti – ha assunto le caratteristiche di uno spazio autorevole dal punto di vista istituzionale internazionale e interattivo con un crescente pubblico di artisti locali e visitatori dall’estero.

Elva Margariti con il nostro Ministro Dario Franceschini e l’Ambasciatore Fabrizio Bucci nel giorno della firma dell’intesa programmatica triennale a favore della cooperazione binazionale adriatica su arti, eventi innovativi e giovani artisti

Come è stato più volte dichiarato dalla Ministra Margariti, l’apporto della Cultura alla formazione del reddito nazionale è inseparabile dalle strategie di marketing turistico e le proiezioni redatte dalle agenzie di rating internazionale hanno indicato che, da qui al 2028, l’incidenza del turismo culturale e gastronomico arriverà a esprimere un decimo del PIL del Paese delle Aquile. Una prospettiva doppiamente significativa, in considerazione dei tassi di crescita reale del prodotto interno lordo in valori assoluti. L’appuntamento con le 70 candeline del Kinostudio è per questa sera a partire dalle 19,30.

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