Marsela Cibukaj è il simbolo di quella generazione che, in età d’infanzia, ha vissuto in drammatica presa diretta il crollo del vecchio regime totalitario albanese e la traversata della speranza lungo l’Adriatico verso l’Italia. Qui, nel nostro Paese, grazie agli straordinari sacrifici lavorativi dei genitori e alla recuperata normalità, scopre e sviluppa un talento innato verso la musica e il canto che la avvicina in un breve volgere di tempo ai grandi artisti che rappresentano l’orgoglio Tricolore nel mondo, in primis Albano, con il quale si sono rivisti in occasione della settimana internazionale della cultura italiana a Tirana organizzata dal nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci assieme alla Ministra Elva Margariti e al Sindaco della capitale albanese Erion Veliaj.
Marsela ha condotto con talento magistrale la serata di Sanremo Giovani, nella scenografia dell’anfiteatro del lago artificiale tiranese, ed è stata prescelta per interpretare l’inno di Mameli nella nostra residenza diplomatica in apertura della festa del Due Giugno. Marsela Cibukaj è stata per me, reporter economico con la passione per le arti multimediali, una sorpresa bellissima ed emozionante, che ho conosciuto per la prima volta durante la rappresentazione, appunto, di Sanremo giovani, dove si è caratterizzata per l’interpretazione di un meraviglioso repertorio che ha permesso al numeroso pubblico presente di compiere un viaggio nel tempo dalla prima edizione del festival della Riviera dei fiori sino ai giorni nostri, alternandosi ad artisti emergenti della canzone italiana e a un grande autore e beniamino dei giovani, di entrambi i nostri Paesi gemelli, come Alban Skenderaj.


Marsela è la limpida rappresentazione della fratellanza italiana e della rinascita albanese, apprezzata sul piano internazionale, al pari del violinista Olen Cesari altra eccellenza simbolo della comunione binazionale, e nel corso di questa estate li vedremo entrambi protagonisti nel castello del Porto Palermo Festival di Himara, patrocinato dal Ministero della cultura del Paese delle Aquile e dalla nostra Ambasciata.

Dalla nostra redazione, e da chi scrive, le più ampie felicitazioni e i più grandi auguri di un successo che proseguirà con la stessa potenza della sua voce.
L’editoriale di AZ