“L’esplosione dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, mitigata dal’euro, più forte della vecchia lira italiana, e i rischi di rallentamento economico impongono prolungate misure europee e nazionali di resilienza per la ripresa dello sviluppo sostenibile e dell’occupazione, indispensabili anche per la riduzione del debito pubblico”.
Lo dichiara Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, nella sua relazione all’Assemblea annuale dell’associazione. Secondo Patuelli il nostro Paese, pur appesantito da un ingente debito pubblico, crescente da oltre mezzo secolo, si è mossa con misure largamente efficaci che debbono avere orizzonti non brevi.
“L’inflazione – ha spiegato il presidente ABI – è una tassa ingiusta sugli onesti, innanzitutto sui risparmiatori e che spinge ad investimenti che debbono essere sempre pienamente consapevoli e lungimiranti in quanto “il risparmio investito è indispensabile fattore per la ripresa, assieme ai fondi europei per il cui tempestivo impiego le banche sono a fianco di Istituzioni e imprese”. All’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana, di venerdì 8 luglio, sono intervenuti anche il Ministro dell’Economia Franco e il governatore di Bankitalia Visco.