Un walzer di Strauss conosciuto in tutto il mondo, celebra il bel Danubio Blu. Quasi 160 anni dopo, dalla musica classica all’energia, il titolo rimane pertinente e caratterizza uno specifico programma di interventi a respiro macroregionale promosso dalla Banca mondiale e dall’associazione internazionale delle compagnie attive nel servizio idrico nell’area attraversata dal Danubio e dai fiumi che su di esso convergono da altri Stati.
Lungo quasi 2900 chilometri, il Danubio qualifica in senso rigoglioso gran parte dell’Europa centro orientale per un totale di circa 808.000 chilometri quadrati, per un totale di diciotto Stati coinvolti. Il programma Danubio Water è stato ufficialmente lanciato nel 2013, e a oggi interessa oltre 170 public utilities con il risultato di avere attivato numerose iniziative locali per più di un milione di euro totali.

All’associazione internazionale delle compagnie del servizio idrico aderisce la ShukAlb, la federazione che con riferimento al territorio albanese raggruppa le società impegnate a garantire l’offerta e la canalizzazione dell’acqua nei suoi vari utilizzi plurimi. È in tale contesto associativo che quest’anno la conferenza internazionale del Danube water program è stata localizzata a Tirana presso il Rogner hotel per le giornate di oggi e di domani, a conferma e riconoscimento dell’impegno intrapreso e condotto concretamente dalle istituzioni politiche e gestionali del Paese delle Aquile in tema di governo e amministrazione dell’oro blu, e ciò in concomitanza con le emergenze climatiche e geopolitiche sommate e congiunte.
In particolare, nel corso delle sezioni convegnistiche, molto attese e seguite, sarà lanciato il programma nazionale albanese – a cura della Banca mondiale – per la modernizzazione e la sanificazione dell’offerta idrica: un passaggio determinante per integrare e rinforzare l’impegno riformatore nella direzione di assicurare continuità di approvvigionamenti in funzione idro-potabile, irrigua ed energetico rinnovabile. Interverranno in proposito la Ministra del Governo Rama per le infrastrutture e l’energia, Belinda Balluku, la delegata della Banca mondiale per l’Albania, Evis Sulko, e la dirigente del segretariato di Stato svizzero Karin Gallandat, oltre a Winston Yu, delegato world Bank per Europa e Asia centrale, e Walter Kling a capo dell’associazione internazionale delle società e compagnie idriche.

La conferenza in corso al Rogner comprende inoltre un focus sull’impatto dei rincari energetici a carico delle attività svolte dalle società di settore per assicurare come risultato conclusivo di ogni ciclo integrato, l’erogazione di acqua di qualità all’utente finale, circostanza che impone l’adozione di piani di ottimizzazione e di efficientamento per evitare sovraccosti all’utenza familiare e aziendale e allo stesso tempo per educare a consumi e utilizzo responsabili dell’oro blu.

Una sezione finale è infine dedicata a quali soluzioni organizzative e tecnologiche di ultima generazione adottare per offrire un servizio che metta a valore, economico e sociale, l’acqua come risorsa alla base di qualsiasi economia circolare. L’associazione albanese delle società idriche ShukAlb è presieduta da Petrit Tare e diretta da Elisabeta Poci.
L’editoriale di AZ