Lo Chef Arjani, che recentemente ha ospitato il Banchiere internazionale Beppe Ghisolfi e l’imprenditore agroindustriale Luca Baravalle, propone un menù 100% (e 110 con lode) made in Italy. Pur trovandosi in una elegante e riqualificata villa in perfetto stile Italiano, una volta seduti a tavola si ha come la sensazione di essere in un tempio: quello della buona, buonissima tavola della nostra Penisola servita attraverso una pluralità di menù nazionali e regionali dai primi ai secondi, dalle pizze agli arancini, fino a un vasto assortimento di dessert.
È questo il messaggio di benvenuto in Vita 99 a Tirana. Padrone di casa lo Chef Arjani, che con la propria famiglia e uno staff professionale si prepara a ricevere i sempre più numerosi clienti familiari e aziendali provenienti dall’Italia e desiderosi di trascorrere una vacanza, una cena spensierata o un meeting conviviale di lavoro in un ambiente centrale, rilassante e rinfrescato, a pochi passi dal sempre molto affollato centro urbano del quartiere ex Blocco.
La villa Vita 99 si trova in strada Beqir Rusi, nel cuore del complesso residenziale della Komuna Parisit, vicino al vecchio stadio della capitale albanese. Il crescente ruolo svolto dal turismo dentale, tricologico e sanitario, unitamente a un contesto molto favorevole ai pensionati e alle famiglie provenienti da Italia e UE – sul piano della sicurezza, del costo della vita, della qualità abitativa e delle relazioni sociali – ha favorito, negli ultimi anni, la piena scoperta del Paese delle Aquile, detto anche “il Paese di fronte” all’Italia.
La particolare situazione internazionale, e alcune situazioni non più convenienti in realtà come quella portoghese o bulgara, fanno sì che la destinazione Albanese, una volta approcciata, venga prescelta stabilmente per successivi viaggi di ritorno. La villa-tempio del gusto dello Chef Arjani ha ospitato, in occasione della loro recente missione istituzionale a Tirana, un momento lavorativo conviviale tra il Banchiere internazionale Beppe Ghisolfi e l’imprenditore agroindustriale piemontese Luca Baravalle, in un ambiente che ha permesso di confermare la sempre più netta preferenza locale nei confronti delle eccellenze enogastronomiche italiane su un mercato, quello balcanico occidentale, che da Tirana si snoda fino a raggiungere un pubblico sovranazionale di 25 milioni di consumatori.
L’editoriale di AZ