Conclusa nella capitale kosovara l’ottava riunione intergovernativa tra il Premier albanese e l’omologo Albin Kurti per intensificare e semplificare gli scambi turistici e commerciali e facilitare la mobilità lavorativa e l’assistenza tecnica su agricoltura ed energia. Un numero 8, quello progressivo del summit, che orizzontalmente diventa un capoverso simbolo di amicizia, fratellanza e collaborazione infinite.
Come il caloroso saluto tra Edi Rama e Albin Kurti, a Pristina, che ha sancito ieri mattina l’avvio dell’ottava conferenza intergovernativa tra Albania e Kosovo per integrare e proseguire il percorso di sottoscrizione degli accordi a vocazione multisettoriale già intrapreso durante i precedenti vertici, l’ultimo dei quali era stato celebrato a Elbasan.
Il saluto tra Rama e Kurti ha inoltre ribadito la totale infondatezza delle voci di presunte tensioni tra i due leaders governativi circolate nei giorni scorsi. Il Kosovo, sebbene per il momento abbia scelto di non prendere parte alle iniziative di Open Balkans – il progetto di cooperazione doganale e commerciale tra Albania, Macedonia del Nord e Serbia – a causa dei contenziosi in atto tra Pristina e Belgrado, è infatti sostenuto e difeso da Rama ai vari tavoli internazionali: il Premier albanese, per esempio, in occasione della recente visita svolta a Kiev in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky, ha voluto elogiare il governo kosovaro che, malgrado non riconosciuto dallo Stato ucraino, ha aderito immediatamente a tutte le sanzioni occidentali contro la federazione Russa.
Per tali ordini di ragioni, e per il fondamentale ruolo del Kosovo nella cultura e nell’economia Albanese oltre i confini amministrativi, il governo di Tirana ha scelto di proseguire un cammino parallelo volto a incentivare con Pristina la semplificazione e unificazione delle dogane e delle tariffe frontaliere, il riconoscimento dei titoli di studio e professionali pubblici a vantaggio dei lavoratori pendolari dei due Stati, la progettazione coordinata del grande patrimonio culturale e di importanti corridoi energetici e infrastrutturali, condizione quest’ultima fondamentale per attrarre investitori internazionali di maggiore rilevanza superando la frammentazione ordinamentale.

A Pristina è stata presente l’intera delegazione del Governo Rama, per la sottoscrizione di ulteriori intese specificative su istruzione scolastica, commercio e turismo, giovani e dogane, transiti facilitati per la stagione estiva e giustizia. Ampia priorità è stata riconosciuta alla costituzione di un gruppo di lavoro che avrà il compito di redigere un piano di unificazione delle tariffe frontaliere. Sul fronte infrastrutture, la Ministra albanese Belinda Balluku ha siglato un protocollo per conferire priorità alla realizzazione del corridoio ferroviario Durazzo – Pristina, e per coinvolgere il Kosovo nei benefici connessi alla operatività della futura piattaforma di Valona che ospiterà il rigassificatore galleggiante.
Infine in ambito agricolo, la Ministra Frida Krifca ha perfezionato un memorandum grazie al quale l’Albania fornirà al Kosovo l’assistenza tecnica necessaria a consentire al Governo di Pristina di adeguare i propri standards normativi e progettuali alla necessità di una crescente cooperazione binazionale utile a permettere la fruizione piena delle opportunità di aiuto e di sostegno integrato previste a livello europeo.