Albania pronta a spiccare il volo in Terra Santa

Summit tra la ministra Belinda Balluku e l’Ambasciatore di Tel Aviv per accrescere i collegamenti aerei tra le due capitali. Quella in corso è la settimana Internazionale della cultura dello Stato di Israele in Albania, seguita al successo dei sette giorni dedicati all’Italia. Le settimane internazionali della cultura, in lingua albanese JKN – Jave kulturore nderkombetare – istituite dal Premier Edi Rama in raccordo con la Ministra delegata Elva Margariti e con le ambasciate e le rappresentanze diplomatiche dei numerosi Paesi coinvolti, si stanno confermando un volano straordinario per lo sviluppo turistico e per la progressiva affermazione del Paese delle Aquile come destinazione ricettiva di alta qualità storica e tematica.

Non solo: le iniziative promosse e realizzate, con le singole Nazioni partner, sono tali da favorire ulteriori progetti destinati ad avere una valenza duratura oltre i singoli eventi in programma nelle settimane in corso. Una valenza che in certi casi può essere definita infrastrutturale: una caratteristica che è stata messa in risalto dal recente summit svolto, presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dalla ministra delegata onorevole Belinda Balluku, che ha ricevuto sua eccellenza l’Ambasciatore dello Stato di Israele Dottor Noah Gal Gendler.

Al centro dei colloqui, unitamente al plauso per le iniziative in corso – in Albania lo stato di Tel Aviv è celebre per una straordinaria vivacità nel contesto delle iniziative artistiche e culturali e di alta tecnologia delle nuove imprese innovative – la ministra Balluku e l’alto rappresentante Diplomatico del governo israeliano hanno discusso in merito alla possibilità di accrescere i collegamenti tra le due Nazioni sul versante dell’attivazione di linee aeree dirette, valorizzando l’attuale scalo di Rinas e quello in costruzione di Valona, a fini sia turistici che di cooperazione commerciale, industriale e, non in ultimo, tecnologica in considerazione della vocazione più recente che l’Albania si è imposta sulla scena globale come destinazione privilegiata delle start-up e delle software house grazie alla “legge Bilali”.

L’Albania, va ricordato sempre, è stata riconosciuta Paese giusto tra le Nazioni in sede ONU per il proprio contributo alla salvezza di vite umane negli anni bui dell’olocausto nazista e dei rastrellamenti in atto in Europa orditi dal regime di Adolf Hitler: a Washington, capitale degli Stati Uniti d’America, sono esposti i nomi di oltre 2200 cittadini ebrei tratti in salvo da famiglie Albanesi.

L’editoriale di AZ

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