La Fondazione Baravalle sarà una reale Istituzione nel pubblico interesse sociale

Il cofondatore e Presidente Luca Baravalle: “Riuniamo alcune tra le migliori espressioni e rappresentanze dell’economia industriale e dell’economia finanziaria del nostro Paese, perché è solo dal dialogo continuo tra queste due grandezze che nascono soluzioni reali e permanenti alle attuali crisi umanitarie e speculative”. Vicepresidente è stato designato il Banchiere internazionale e giornalista scrittore Beppe Ghisolfi, che con Baravalle ha condiviso una recente missione diplomatica ed economico-istituzionale di totale successo nei Balcani occidentali in Albania.

La fondazione Baravalle non sarà solamente una configurazione giuridica prestigiosa; ma il suo prestigio, derivante anzitutto dalle personalità costitutive e aderenti, sarà tale, fin dalle prime attività, da farne a tutti gli effetti una realtà di alto profilo istituzionale progettualmente attiva nel pubblico interesse sociale e con efficacia ben più ampia del pur importante ambito geografico del Nord Ovest d’Italia in cui è costituita e localizzata la sede legale della stessa.

Luca Baravalle e il vicepresidente Beppe Ghisolfi con, al centro, l’Ambasciatore d’Italia in Albania Fabrizio Bucci

Il presidente Luca Baravalle, promotore e ispiratore dell’iniziativa, nel ratificare con la propria firma – avvenuta nel celebre studio del Notaio Morone in Torino – la nascita del soggetto fondativo, ha evidenziato fin da subito i punti cardinali dell’agire programmatico e gestionale: la tutela della persona, concetto più ampio di quello individualistico, come motore di crescita materiale e morale della società, attraverso lo svolgimento di attività editoriali, divulgative, nonché di coordinamento di enti e soggetti erogatori e donatori, oltre che di elaborazione e attuazione progettuale per venire incontro a quelle realtà sociali e geografiche, comprese le aree industriali e rurali depresse, a rischio marginale ma con potenzialità da rimettere in circolo.

Il prestigioso consulente aziendale finanziario di fama mondiale Ubaldo Livolsi

Si tratta, come spiegato dallo stesso Luca Baravalle, imprenditore del settore agroindustriale, di obiettivi che riflettono sia la dottrina sociale cattolica, alla base del primo sviluppo industriale dell’Italia, sia le sue applicazioni in senso più esteso e laico, in quella ottica di universalità che porterà la fondazione a operare in ambito sia locale che nazionale e anche estero, poiché molte risorse, strategiche e funzionali all’oggetto costitutivo e statutario, sono attivabili attraverso una progettazione di area vasta in grado di mettere in dialogo, con elementi di affinità, Nazioni diverse e regioni di esse.

Luca Baravalle con Andreina Tuninetti Baravalle e Caterina Tuninetti presso lo studio del Notaio Morone dove è sorta a tutti gli effetti giuridici e operativi la fondazione da egli promossa e presieduta

“Il dialogo tra economia industriale ed economia finanziaria, spesso o non di rado viste come grandezze se non agli antipodi in dialettica o in contrapposizione fra di loro, è viceversa fondamentale per conseguire in pieno gli obiettivi di una effettiva realizzazione della sfera personale e comunitaria: ciò in termini di iniziative imprenditoriali innovative e di un nuovo sistema di solidarietà sociale sostenibile e in grado di preparare al lavoro, alla formazione continua, all’incentivazione del risparmio come risorsa per la crescita degli investimenti a elevato ritorno economico e sociale. I nomi che, sulla base di consolidati e reciproci rapporti di amicizia e fiducia, hanno scelto di fare parte della fondazione, alla quale ho l’onore di aver potuto attribuire il cognome della mia famiglia, sono la sintesi di tutti questi orientamenti”.

Vicepresidente è stato designato il Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi.
Del Consiglio direttivo fanno anche parte: il Banchiere Ubaldo Livolsi, già ai vertici di importati multinazionali, docente universitario e consulente finanziario di fama mondiale; Chicca Morone, giornalista e scrittrice, moglie del Notaio torinese Morone, tra i più illustri d’Italia e Console del Lussemburgo; Sally Paola Anselmo Pinottini, già Preside e docente, ispettore ministeriale, imprenditrice e gallerista oggi a capo della storica Galleria d’Arte Narciso, di fama internazionale.

L’editoriale di AZ

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