Il commissario europeo Paolo Gentiloni rassicura che obiettivo di Bruxelles non è favorire un aumento delle imposizioni fiscali, semmai facilitare la transizione verso il ritorno alla normalità macroeconomica: “Però le riforme del Pnrr vanno realizzate rapidamente”. L’Italia beneficerà anche con riferimento al 2023 della clausola di sospensione del patto di stabilità e del fiscal compact: questo, in un anno molto delicato in quanto corrispondente alla campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento, non dovrà in ogni caso tradursi nell’autorizzazione a spese pubbliche illimitate, soprattutto di parte corrente, bensì dovrà coincidere con l’avvio fin da ora di una transizione accompagnata verso aiuti e sostegni non più universali bensì selettivi e indirizzati in via prioritaria alle categorie economiche e sociali in maggiore sofferenza.
Per il resto, e in linea generale, gli interventi da avviare o da portare a completamento – attraverso le riforme attuative accelerate del Pnrr – saranno necessariamente volti a superare quelli che il commissario europeo Paolo Gentiloni definisce “gli squilibri macroeconomici di cui l’Italia soffre” e che consistono nella bassa produttività e nell’alto costo fiscale del lavoro ordinario (il cosiddetto “cuneo”), nella elevata tassazione sui redditi personali e familiari, che scoraggia consumi e investimenti, a fronte di assetti patrimoniali che viceversa e in proporzione continuano a beneficiare di agevolazioni, a carattere tributario e urbanistico, non più sostenibili (catasto).
Il commissario Gentiloni esorta pertanto a varare un piano coordinato di innovazioni e attuazioni ordinamentali che aumentino i livelli di produttività e di partecipazione al mercato del lavoro, trasferiscano il carico impositivo dai redditi personali e familiari ai consumi e ai patrimoni non investiti, ristabiliscano condizioni di certezza del diritto dal punto di vista dei tempi dei procedimenti amministrativi e giudiziari.

Aggiunge Gentiloni: “Mentre contro la pandemia da coronavirus eravamo in presenza di una minaccia globale mai conosciuta in precedenza, e che imponeva politiche di assistenza di tipo universale e non delimitate a priori, adesso l’emergenza connessa agli aspetti non solo umanitari ma energetici, alimentari e inflazionistici dell’aggressione russa all’Ucraina rendono necessari interventi che si occupino specificamente di aiutare le famiglie in fuga dalla guerra e quelle categorie (di cittadini e imprese) più colpite dagli aumenti dei prezzi e delle tariffe e dal calo delle attività economiche e lavorative a causa del conflitto”: è il messaggio che Gentiloni rivolge al Governo italiano, escludendo al momento qualunque ipotesi di apertura di procedure per deficit eccessivo nei confronti del nostro Paese, con la prospettiva di una valutazione del percorso di attuazione delle riforme, connesse alla messa in opera del Pnrr, tra l’autunno di quest’anno e la primavera del prossimo.
“La realizzazione accelerata del Piano nazionale di ripresa e resilienza è di fondamentale importanza – spiegano da Bruxelles – in quanto impattando favorevolmente sull’andamento del PIL consentirà una migliore gestione della spesa pubblica corrente autofinanziata, la quale in modo prudenziale dovrà situarsi a ritmi di crescita al di sotto della potenziale crescita media annua di medio termine (otto anni) dell’economia nazionale”.
L’editoriale di AZ