“La diversificazione crescerà, ma l’idroelettrico svolgerà ancora un ruolo protagonista”

Una proficua tavola rotonda con la quale Confindustria Albania ha riunito dirigenti categoriali, Banchieri grandi compagnie di settore e autorità governative. La sessione congressuale è stata coordinata con la consueta alta professionalità dall’avvocato Mario Tonucci, il quale dopo i saluti e i messaggi augurali delle massime autorità diplomatiche e confindustriali – la vicepresidente di Confindustria Italia per l’internazionalizzazione Barbara Beltrame Giacomello e dalla presidente per l’est Europa Maria Luisa Meroni – ha introdotto il merito tematico del congresso: ossia il binomio tra energia e infrastrutture.

“L’Albania ha compiuto progressi enormi – ha esordito Tonucci – quando arrivai qui per la prima volta, l’elettricità veniva spesso a mancare, oggi non è più così e questo è merito di un’evoluzione che nel tempo ha favorito gli investimenti di ammodernamento. Molti progressi tuttavia possono essere ancora compiuti per accrescere e stabilizzare il contesto degli investitori”.

I relatori Viceministro Ilir Bejtja, direttore generale Intesa Sanpaolo Albania Alessandro D’Oria, Claudio Andrea Gemme CEO Fincantieri Infrastructure e avvocato Mario Tonucci

Argomenti sui quali è intervenuto, con un ineccepibile italiano, il Viceministro Ilir Bejtja, in rappresentanza della Ministra Belinda Balluku: “La continuità del servizio elettrico è stato merito anche dei vostri interventi e di società come la Essegei di Gorini. L’Albania è storicamente un Paese orientato alla rinnovabili, idroelettriche nella quasi totalità, e come ha detto l’Ambasciatore Bucci dobbiamo diversificarci verso il gas, il fotovoltaico, il solare e l’eolico, in quanto il settore “Idro” non offrirà gli stessi spazi operativi del passato per alcune questioni ambientali e gestionali ereditate dal passato. Siamo al lavoro affinché entro la fine dell’anno il mercato possa essere aperto a un libero incontro tra l’offerta e la domanda di servizi energetici, anche se la fase di transizione, con l’abbandono di alcune fonti tradizionali, non sarà semplice e richiederà l’impegno di istituzioni pubbliche e Investitori industriali. L’Italia e Roma sono qui, e vi invitiamo a venire con i vostri capitali grazie alle certezze che oggi come Governo siamo in grado di mettere a disposizione”.

Le autorità in prima fila: l’Ambasciatore Bucci con la vicepresidente di Confindustria Albania Maria Cristina Busi (numero uno di Coca Cola) e, a destra, l’ex Premier, vicepremier e Ministro degli esteri italiano Massimo D’Alema

La parola è quindi passata a Giordano Gorini, delegato di Confindustria per il capitolo energetico e Amministratore delegato di Essegei: “A livello tecnologico e potenziale, il nostro convinto pensiero è che l’idroelettrico abbia ancora molto da dire in Albania, se consideriamo che il territorio del Trentino Alto Adige, che è un terzo di quello albanese, vede operare mille centrali Idro in piena compatibilità ambientale. Se qui sono stati commessi sbagli, vanno perseguiti questi ultimi, ma senza il potenziamento dell’idroelettrico, e non a caso il più grande investimento energetico in corso è quello a Skavica, non è pensabile tendere all’autonomia energetica e alla sostenibilità delle tariffe. Confindustria ha elaborato una proposta in materia di concessioni sulle centrali che unisce stabilità dei prezzi all’utenza e garanzia di redditività ai gestori aziendali”.

Il presidente Sergio Fontana e la direttrice generale Gerta Bilali con il gruppo direttivo di CONFINDUSTRIA Albania

Materie sulle quali si è espresso Alessandro D’Oria, Direttore generale di Intesa Sanpaolo Bank Albania e nuovo Presidente della FIAA la federazione degli investitori diretti esteri nel Paese delle Aquile: “La Banca che mi onoro di rappresentare assegna enorme importanza al discorso della sostenibilità e dell’impatto ambientale e sociale, dedicando fondi specifici alla green economy. Come è emerso dal merito degli altri relatori, per il settore del credito e per il mercato dei capitali, le condizioni di sicurezza giuridico amministrativa e di stabilità dell’investimento dal punto di vista della capacità di generare reddito a medio termine, che nel caso deriva dalla fissazione di tariffe certe, perché la centrale idroelettrica o altro impianto rinnovabile rientra nella categoria del capital intensive”.

La plenaria di Confindustria ha tributato quindi il benvenuto a Claudio Andrea Gemme, amministratore delegato di Fincantieri Infrastructure – neo iscritto all’associazione – e già Presidente dell’ANAS e commissario per la ricostruzione a Genova: “Per noi i mercati emergenti sono assolutamente fondamentali, perché la missione di Fincantieri è sia industriale che istituzionale, contribuendo cioè alla modernizzazione di complessivi sistemi economici e sociali. Abbiamo apprezzato le considerazioni del rappresentante del Governo albanese, perché i programmi di sviluppo negli ambiti di energia e infrastrutture, incluse strade e portualità, sono conformi alle nostre linee di politica industriale. Il lavoro di Confindustria e del sistema Italia in Albania è stato encomiabile per gli sviluppi futuri”.

Nella stessa prospettiva è intervenuto in rappresentanza di Snam il dirigente Tommaso Andriolo, il quale ha illustrato i numeri di assoluto rilievo relativi alla presenza quinquennale di questa compagnia made in Italy specializzata in metanodotti (sotto l’egida della cassa depositi e prestiti) in Albania attraverso la controllata AGSCO: presenza che, sulla base di accordi siglati fin dal 2018 con la società Tap e con la locale AlbGaz, è consistita nel contributo alla valorizzazione del gasdotto trans adriatic pipeline non soltanto come scorrimento del passaggio del gas naturale dall’Azerbajan all’Europa, ma nel senso della progressiva trasformazione dell’Albania come piattaforma di produzione, trasmissione, smistamento e commercializzazione di fonti energetiche plurali, concordando con l’Ambasciatore Fabrizio Bucci.

La ministra economico finanziaria Delina Ibrahimaj ha concluso i lavori confindustriali a Tirana in rappresentanza del Premier Edi Rama

La conclusione dei lavori è stata affidata, in rappresentanza del Primo Ministro Edi Rama, alla Ministra con delega all’economia e alle finanze Delina Ibrahimaj, la quale ha tratto le riflessioni riassuntive e finali rassicurando in maniera oggettiva la platea dei dirigenti economici e degli investitori attuali e potenziali, sulla prosecuzione della riforme in atto, in un contesto nel quale, il riassetto dei mercati dei beni e dei servizi è inseparabile dalle infrastrutture in senso fisico, attraverso programmi di investimento incoraggiati e sostenuti dall’unione Europea, dalle banche UE di sviluppo e ricostruzione e la cui efficacia è destinata ad ampliarsi, rendendosi ancora più attrattiva per le grandi compagnie internazionali come Fincantieri e Snam appunto, grazie alla crescente interconnessione delle reti, energetiche e trasportistiche, tra l’Albania e il resto della macroregione balcanica occidentale, attraverso il progetto Open Balkans le cui adesioni sono proiettate alla crescita.

Nel corso dell’assemblea, è stata distribuita a tutti i partecipanti, con ampi apprezzamenti, la guida Paese 2022 dedicata al contesto albanese e redatta da Confindustria Albania con il contributo dello studio Tonucci and partners. Molto prestigioso il pubblico in sala, che ha annoverato l’intero gruppo direttivo di Confindustria e, a fianco dell’ambasciatore Bucci, l’onorevole Massimo D’Alema, già Primo Ministro, vicepremier e Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana.

L’editoriale di AZ

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