Sottosegretaria con la medesima delega nell’ultimo governo Berlusconi, è stata eletta con il voto di una maggioranza più ampia di quella che sostiene il premier Draghi. “Sono, al pari di mio padre Bettino, atlantista convinta senza vocazioni subalterne”. La Senatrice Stefania Craxi, figlia dell’ex presidente del Consiglio Bettino Craxi, è stata eletta al vertice della presidenza della commissione Esteri di palazzo Madama.
La sua designazione è conseguita allo scioglimento della commissione medesima a seguito delle dimissioni massive dei commissari in segno di protesta contro le posizioni filo putiniane dell’ex presidente grillino Petrocelli. Stefania Craxi ha rivendicato il diritto di forza Italia a ottenere una presidenza di commissione in quanto partito concorrente alla formazione della maggioranza di governo del Premier Draghi.

La senatrice Azzurra, Presidente della fondazione culturale dedicata alla valorizzazione della memoria del padre Bettino, ha ricordato il proprio atlantismo come tratto distintivo familiare, “senza subalternità e a favore di un ruolo autorevole dell’Italia nell’occidente e a favore del dialogo globale”. Sul conflitto russo in Ucraina, e sulla necessità di fornire armi, oltre che aiuti, al popolo della Nazione presieduta da Zelensky, la Senatrice Craxi ha dichiarato: “Mio padre non avrebbe mai esitato, in caso di necessità, ad armare chi lotta per la propria libertà contro un regime tirannico”.
La nuova Presidente della commissione Esteri ha come omologo alla Camera dei deputati, nel medesimo ruolo, il parlamentare del PD Piero Fassino, ex sindaco di Torino che da Segretario dei Ds – poi confluiti nel PD – si impegnò nella riabilitazione di Bettino Craxi come autorevole esponente e antesignano della sinistra europeista e riformista liberale.
L’editoriale di AZ