In attesa che l’Italia si doti infine dell’atteso provvedimento legislativo – di sintesi delle proposte a oggi depositate e discusse – in recepimento delle buone prassi promosse e diffuse da ABI, fondazione FEDUF e da personalità come il Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi, potrebbe essere fin da ora adottata, come misura universale per le nostre scuole, una efficace soluzione mediana alla francese.

La vicina Francia del riconfermato Presidente Emmanuel Macron, infatti, ha predisposto un pacchetto normativo attraverso il quale è stato riconosciuto alla Banca centrale d’oltralpe un ruolo di soggetto coordinatore e attuatore della “strategia nazionale dell’educazione finanziaria”, che si sviluppa sulla base della definizione di un certo numero annuale di studenti e alunni di minore età da fare rientrare in progetti di sensibilizzazione sull’utilizzo delle finanze personali e familiari.

Il governo di Parigi, in tale ottica, ha stabilito tale numero in 100.000 ragazze e ragazzi destinatari e beneficiari di programmi di educazione finanziaria. Una modalità di sviluppo istruttivo analoga viene attuata in Albania, dove le scelte del governo Rama e della Ministra della pubblica istruzione, Evis Kushi, hanno conferito alla banca centrale, diretta dal Governatore Gent Sejko, e all’associazione bancaria albanese, presieduta da Bledar Shella, una funzione di snodo nella realizzazione dei piani di insegnamento basico dell’economia e della finanza a partire dagli studenti di minore età.

Sempre il governo Rama, su proposta della Ministra al bilancio Delina Ibrahimaj, ha portato alla definitiva approvazione parlamentare la ratifica del trattato internazionale di collaborazione con l’agenzia francese di sviluppo – ente funzionale del governo di Parigi e dell’Ambasciata d’oltralpe a Tirana – che impegna un capitolo complessivo da 50 milioni di euro per realizzare azioni nel segno delle pari opportunità e della inclusione economico finanziaria e lavorativa delle donne, la cui piena emancipazione e occupazione è considerata un fattore in grado di aumentare significativamente il reddito nazionale.

L’Italia dispone già da adesso di tutti gli strumenti – dalla Banca d’Italia al comitato ministeriale per l’educazione finanziaria fino alla FEDUF perfettamente raccordata con il sistema scolastico – per poter procedere sulla via francese. In attesa che Senato e Camera dotino l’ordinamento giuridico dell’attesa legge prima della scadenza del mandato parlamentare a inizio 2023.
L’editoriale di AZ