I nuovi assetti geopolitici derivanti dalla crisi pandemica e dalla guerra in Ucraina, le conseguenze sull’economia italiana ed europea dello shock energetico, il potenziamento dell’azione comune dell’Unione per difendere l’industria e rilanciare le riforme, la sostenibilità economica e sociale. Sono stati questi i temi al centro del dibattito di “Voci Visioni Orizzonti Culture Idee” evento a porte chiuse organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria, a Borgo Egnazia, che ha visto confrontarsi direttori e autorevoli firme dei principali quotidiani italiani e internazionali con una platea di imprenditori under 40.
Sono intervenuti di fronte ai giovani imprenditori provenienti da tutta Italia, in un dialogo tra economia reale e mondo dell’informazione: Silvia Sciorilli Borrelli, Alessandro De Angelis, Federico Fubini, Marco Valerio Lo Prete, Enrico Mentana, Maurizio Molinari, Mario Sechi, Fabio Tamburini, Sarah Varetto. Ospite il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
“In questo confronto, come giovani imprenditori abbiamo cercato di individuare soluzioni a una crisi devastante che sta vivendo l’industria europea a causa della guerra Russia-Ucraina e dello shock energetico”. Così Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori e vicepresidente di Confindustria.
“E’ il momento di fare riforme necessarie per le categorie più esposte come giovani e donne. Decisioni emergenziali che rispondono alla contingenza devono lasciare il posto a interventi lungimiranti e strutturali in una logica di giustizia tra generazioni che considerino concretamente il punto di vista di chi sarà chiamato a pagare un debito pubblico che – stando alla crisi attuale – rischia di esplodere. Infatti, l’elevato debito e la bassa crescita dell’Italia rappresentano una zavorra intergenerazionale che mina alla base la possibilità di uno sviluppo sostenibile, inclusivo e giusto nel lungo periodo. Serve un cambio di strategia: non è possibile invocare un nuovo scostamento di bilancio che aumenterebbe il fardello del debito cattivo che saranno soprattutto i giovani a pagare. Trovare le risorse è possibile solo tagliando la spesa improduttiva. E far confluire le stesse risorse su provvedimenti strutturali. La soluzione per dare maggiore potere d’acquisto è una sola: tagliare il costo del lavoro a lavoratori e imprese sui redditi medio bassi, sui giovani e sulle donne”.
La seconda priorità emersa nel dibattito della due giorni di “Voci” è la reazione europea allo shock energetico. “Le potenze manifatturiere, in particolare Italia e Germania, sono le più colpite dai rincari energetici e dei prezzi delle materie prime. Servono azioni urgenti perché l’Europa rischia la desertificazione industriale e di restare ai margini dei nuovi assetti mondiali, la grande esclusa – ha Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori e vicepresidente di Confindustria. Serve agire sia sul fronte dei prezzi, con un tetto europeo al prezzo del gas, e se questo non fosse possibile anche un tetto nazionale. E serve soprattutto agire in modo strutturale per diversificare le fonti di approvvigionamento energetiche. Parlare con una voce sola è l’unico modo per contare qualcosa e non essere ostaggio di pericolosi ricatti”.
Focus sull’Europa nell’evento della seconda giornata di lavori “Eco di Voci” dove i Giovani Imprenditori di Confindustria hanno risposto all’invito lanciato dal Parlamento Europeo aderendo a “Insieme-per.eu”: una comunità attiva di persone che promuove la partecipazione democratica nell’Unione europea.
“Il futuro degli imprenditori è in Europa, vogliamo costruire la nostra casa con azioni concrete. La prima di queste azioni è proprio essere parte attiva della democrazia. In queste ore, in cui l’Europa è attraversata dall’instabilità e lambita dalla guerra, la democrazia va esercitata e promossa con ancora più convinzione: noi siamo il futuro pacifico, inclusivo, innovativo, economico di questo continente e vogliamo partecipare e incidere sulla sua crescita” ha concluso il presidente dei Giovani Imprenditori.