“Le Banche d’Italia” segue con molta attenzione Banco BPM, realtà bancaria di sicura eccellenza. Il Responsabile della Comunicazione BPM, Matteo Cidda, interviene in esclusiva sul nostro periodico. Il dott. Cidda nel corso dell’intervista ha trattato argomenti molto interessanti.
Che progetti avete avviato negli ultimi anni per promuovere l’educazione finanziaria?
A partire dal 2018, Banco BPM ha realizzato incontri di consapevolezza ed educazione finanziaria, nati grazie alla collaborazione con un partner esperto in materia quale è FEDUF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio), con la finalità di accrescere le conoscenze dei clienti e non solo, anche dei più giovani, sui temi della finanza, della gestione del risparmio, dei pagamenti digitali e della realizzazione di un business plan. Più nello specifico, lo scorso anno sono stati 48 i convegni di educazione finanziaria promossi dalla banca, di cui 19 con focus sul mondo femminile con il ciclo di incontri “Il denaro con gli occhi delle donne”, a cui hanno preso parte complessivamente oltre 3.700 partecipanti. In questo ambito, vale la pena segnalare anche il nostro progetto #respect, dedicato alla cultura della parità e del rispetto e che punta a favorire comportamenti virtuosi per l’inclusione e la parità di genere. A questi si aggiungono incontri organizzati nelle scuole finalizzati ad avvicinare gli studenti ai temi legati alla finanza, all’economia e al mondo del lavoro tramite il supporto di professionisti e testimonial. Nel 2021 se ne sono tenuti 13 con la partecipazione di circa 1.200 studenti.
Che iniziative state attuando, come Banco BPM, per sostenere le Piccole Medie Imprese?
Il segmento delle PMI riveste da sempre un’importanza strategica rilevante per il nostro Gruppo, tanto che il nuovo Business Plan 2021-2024, presentato lo scorso novembre, prevede numerose iniziative loro riservate. Quello delle PMI rappresenta infatti un target di clienti che, essendo per natura, talvolta, meno “strutturate” di altre tipologie di aziende, necessita di una serie di soluzioni specifiche non solo di natura prettamente commerciale, ma anche organizzative e consulenziali. A tal proposito, segnalo in particolare come la nostra banca, in linea con quanto annunciato nel Piano, abbia da poco adottato il nuovo modello organizzativo dei Centri Imprese avviando 135 strutture specialistiche dislocate sul territorio e in grado di offrire, attraverso servizi e prodotti altamente personalizzati, risposte efficaci e in tempi rapidi alle esigenze più diverse delle aziende con fatturato tra i 5 e i 75 milioni di euro, incluso il Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione. Questo modello si fonda su due presupposti essenziali: i servizi rivolti in modo specifico ed esclusivo alle aziende e la prossimità territoriale, favorita da una distribuzione delle strutture nelle aree di maggiore presenza di Banco BPM e in quelle ad alto potenziale di crescita. Tali strutture si affiancano a quelle più tradizionale delle filiali che, attraverso la presenza di gestori dedicati, offrono il proprio servizio alle aziende con fatturato inferiore a 5 milioni di euro. Aggiungo peraltro che il Gruppo Banco BPM intende diventare per le PMI un punto di riferimento non solo per l’attività di erogazione ma anche a livello informativo e consulenziale su tutti i temi attinenti alla rivoluzione ESG: per questo motivo abbiamo in programma nel triennio 1.500 ore di formazione interamente dedicate alle aziende clienti, per aiutarle ad affrontare questo passaggio complesso ma anche caratterizzato da importanti opportunità di crescita. Nel 2022 abbiamo già organizzato 8 incontri.
Sulla sostenibilità finanziaria che obiettivi avete per il futuro?
Il forte impegno del Gruppo Banco BPM in ambito ESG trova conferma nel piano strategico che punta a esprimere da qui al 2024 il vero potenziale dal punto di vista della redditività, della profittabilità e della capacità di remunerare gli azionisti, ma con un approccio orientato alla sostenibilità. Su queste fondamenta poggiano i cinque macro-obiettivi ESG del Piano: business, risk&credit, people strategy, environment, community. Con riferimento alla sostenibilità finanziaria stiamo lavorando per proseguire e rafforzare l’offerta di soluzioni, prodotti e servizi di consulenza che supportino la clientela nella transizione verso un’economia sostenibile e per l’integrazione delle istanze ESG nelle politiche e nei processi di rischio, credito e investimento. Rispetto alla proposta commerciale, questi sono alcuni degli obiettivi dei prossimi tre anni: emissione di green e social bond per € 2,5 miliardi, erogazione di €4 miliardi di nuovi mutui residenziali green, plafond di €5 miliardi di “Investimenti Sostenibili”, impegno a incrementare i prodotti di investimento ESG. Con riferimento alle politiche di credito procederemo con l’esclusione o un approccio altamente selettivo verso settori ad alto rischio ambientale e supporto proattivo alla transizione green per la nostra clientela, anche attraverso strumenti dedicati per valutare e incoraggiare business plan orientati agli ESG. Stiamo quindi lavorando con l’obiettivo di rivestire un ruolo chiave a supporto delle aziende nel sostenerne gli investimenti e nell’orientarne lo sviluppo in direzione della Sostenibilità.
Il direttore Agrippino Castania