Debuttano in Albania le agevolazioni dell’Unione Europea per affrontare il fenomeno degli under 29 attualmente non impegnati in alcuna attività né lavorativa, né formativa né istruttiva. Garanzia Giovani ai box di partenza nella terra delle Aquile. Un tavolo di lavoro tra le Ministre Edona Bilali (start up e PMI), Delina Ibrahimaj (Finanze e bilancio dello Stato) e Bora Muzhaqi (politiche giovanili e per l’adolescenza e l’infanzia) ha definito il pacchetto dei provvedimenti che applicheranno e renderanno attuativo in Albania lo strumento messo a punto dalla Commissione di Bruxelles.
L’obiettivo della Garanzia è quello di fare in modo che i disoccupati, gli inoccupati e gli inattivi con meno di trent’anni di età possano agevolmente partecipare al mercato del lavoro e alle opportunità messe a disposizione per l’iniziativa imprenditoriale e i piani di tirocinio, apprendistato e assunzione. Come ricordato dalla Ministra Muzhaqi, ai sensi delle raccomandazioni della commissione di Bruxelles, recepite in tal modo anche dal Governo Rama, le persone nella fascia anagrafica fino a 29 anni che si trovano nella condizione definita di Neet (not in employment, education or training) avranno diritto di registrarsi su una specifica piattaforma e di ricevere, entro i quattro mesi successivi, una convocazione per un’offerta di studio, di lavoro o di tirocinio formativo e di occupabilità.

Garanzia Giovani si integra nel contesto di un ordinamento locale profondamente innovato dalle scelte riformiste del governo Rama: dalle nuove leggi su start up e piccole e medie imprese, che portano il nome della Ministra Bilali, alla strategia educativa Albania 2030 alla quale ha lavorato la ministra Muzhaqi proprio con l’obiettivo di rendere pienamente utilizzabili e spendibili gli aiuti europei e i sostegni internazionali di Istituzioni ed enti donatori.
L’editoriale di AZ