Il Premier del Paese delle Aquile, assieme alla Ministra delegata Belinda Balluku, ha ospitato gli Stati Generali del Gas e riepilogato i principali progetti d’investimento, con vantaggi molto rilevanti altresì per la cooperazione balcanica e adriatico ionica. L’Albania non solo sconfiggerà l’attuale crisi energetica globale, ma lo farà sconfiggendo la condizione di dipendenza dagli approvvigionamenti dall’estero che si verifica nei periodi di protratta siccità.
Il Primo Ministro Edi Rama e la Ministra competente Belinda Balluku, presso il palazzo delle Brigate, hanno ospitato la prima conferenza internazionale dedicata a veri e propri Stati Generali del Gas. Una straordinaria occasione per riepilogare i progetti e i cantieri in corso, e per annunciare quelli in arrivo sulla base dei finanziamenti europei e dei piani di sviluppo delle principali società e compagnie, dalla Tap alla Exellerate Power alla Socar, confluite sul mercato albanese con l’obiettivo di consolidarsi sul piano dell’impegno economico, patrimoniale e tecnologico.

“Il rafforzamento del corridoio adriatico ionico per quel che riguarda il trasporto del Gas – ha evidenziato Edi Rama – potrà consentirci, sul piano regionale e continentale, di non dover più dipendere dalla Russia. Inoltre, il potenziamento dell’impianto idroelettrico di Skavica aumenterà la produttività di energia del 20 per cento, e a questo si accompagnano diversi progetti in ambito eolico, solare, fotovoltaico”.
Già entro quest’anno – ha annunciato Rama con legittimo orgoglio – “vi sono tutte le condizioni per cominciare a delineare il futuro ravvicinato dell’Albania come esportatore netto di energia. Sono felice e onorato di avere promosso questa conferenza alla quale partecipano le più importanti società e compagnie del settore, il cui fatturato globale è addirittura superiore al prodotto interno lordo dell’Albania, e proprio questo particolare è un punto di merito per il nostro Paese e per il livello di interesse che esso è in grado di suscitare tra gli investitori”.

Concetti forti che sono stati ripresi e svolti dalla Ministra Belinda Balluku, altra fondamentale artefice della riunione plenaria che ha riunito allo stesso tavolo i rappresentanti degli Stati Uniti d’America e dell’Unione Europea: “Fin dal titolo di questa conferenza – ha sottolineato Balluku – siamo voluti andare oltre le frontiere, per proporre l’elevato potenziale del sistema Paese nei settori non soltanto tradizionali dell’idroelettrico, ma altresì e con giusta evidenziazione in quelli emergenti della produzione energetica tramite la captazione e la trasformazione del gas, e attraverso le tecnologie e gli impianti di trasmissione e distribuzione, con i quali potremo accrescere la cooperazione con Paesi dall’Italia alla Bulgaria arrecando un beneficio all’intera Europa, missione che ci onora e ci conferisce grande responsabilità”.
La Ministra Balluku ha ringraziato i delegati diplomatici presenti e l’ambasciatrice degli Stati Uniti d’America Yuri Kim per l’importante ruolo svolto a favore del perfezionamento delle varie partnership finalizzate a creare un mercato energetico stabile, sostenibile dal punto di vista delle emissioni e soprattutto autonomo.
L’editoriale di AZ